Regia di Spike Lee vedi scheda film
"No peace, no pussy": le donne di Chicago si organizzano con uno sciopero del sesso per porre fine alle violenze perpetrate da un sesso forte ìmmaturo e recidivo nel mietere vittime innocenti. Attualizzazione della commedia greca Lisistrata di Aristofane, con Chi-Raq Spike Lee torna a graffiare con la sua polemica potente e di grande attualità.
Per le strade di Chicago non è più possibile girare tranquilli e ogni madre non può che vivere in ansia finché ognuno dei suoi figli non sia rientrato a casa: la lotta tra le gang di colore che si spartiscono il mercato del narcotraffico e di ogni altra attività clandestina, ha raggiunto livelli insostenibili e quando una pallottola vagante uccide l'ennesimo bambino innocente, la tenace Lysistrata decide che è ora di smetterla e di rivoltarsi contro la sua stessa razza, contro gli uomini che fanno parte della sua e delle famiglia di chi la circonda.
Al motto "No peace no pussy", ecco che le donne del quartiere si assembrano all'interno di una grande palestra ed organizzano una rivolta contro i loro stessi mariti, fratelli o compagni: niente sesso finché non si sarà provveduto a depositare ogni tipo di arma presso il collaborativo, dinamico e per nulla sottomesso parroco del quartiere (l'unico attore bianco che compare nel film, ovvero John Cusack).
Chi-Raq è un cantante rap di fama, arrogante ed arricchito che si oppone a questo sciopero del sesso; lo interpreta il vero rapper e talvolta pure attore Nick Cannon.
Lysistrata è tenace e ha dalla sua la capacità di persuadere e farsi ascoltare dalle donne, che improvvisano un testa a testa con le forze dellìordine, pretendendo risposte concrete e non facili accomodamenti sotto forma di false promesse.
A fare da commento esterno, come nel coro greco previsto nella commedia greca di Aristofane, ci pensa Samuel L. Jackson, dinoccolato e vestito in eleganti abiti dai colori sgargianti: un commento sul campo che pari passi inosservato come un cronista che scruta tutto, commenta con sarcasmo e una certa malizia, e passa innanzi.
Tra gli altri interpreti, tutti molto coinvolti nei rispettivi ruoli, riconosciamo il redivivo e sempre eccentrico Wesley Snipes dall'occhio bendato, la tenace Angela Bassett, bellissima, e la madre dolente Jennifer Hudson, devastata ma sempre dignitosa nel nell'appassionato ruolo di una donna che ha perso tutto a causa di un proiettile vagante.
Spike Lee, regista militante della causa, elimina ogni possibilità di contaminazione tra le razze e lascia spazio ai bianchi solo nel personaggio potente del prete Cusack, rendendo ancora più potente e forte il contrasto tra le razze.
Il regista, critico e polemico spesso sino a livelli eccessivi, è tuttavia potente sia nello stile, sia nella libertà espressiva di raccontare una storia corale che si mescola tra dramma e musical, mantenendo un ritmo accelerato e coinvolgente, dipingendo figure dai caratteri forti e determinati, e impegnando i suoi attori in uno sforzo fisico e interpretativo piuttosto complesso, che li vede coinvolti anche in scene di sesso magari non esplicite, ma potenti quasi quanto quelle dell'ormai datato ma indimenticabile Jungle Fever.
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