Regia di Trevor Wall vedi scheda film
La pretestuosità che dilaga nella trama mette i nervi a dura prova, l'irrisorio ecologismo del messaggio è fasullo e di sola facciata, le battute sono imbarazzanti.
Squallido, noioso (per adulti e bambini), abietto ed inqualificabile. La CGI è povera e ai confini del pietoso (la pignoleria tecnica di Pixar e Illumination è a chilometri di lontananza), la pretestuosità che dilaga nella trama mette i nervi a dura prova, l'irrisorio ecologismo del messaggio è fasullo e di sola facciata, le battute sono imbarazzanti, le citazioni sono quasi blasfeme (l'escrezione di un uccello chiama il nome di Alfred Hitchcock), le gag altalenano fra il nonsenso (calembour e freddure varie fanno venire il latte alle ginocchia) e il coprofilo (l'importuno terzetto di lemming amici del protagonista esibisce torrenti di scorregge, rutti e pipì), e i furti colposi – Madagascar, Happy Feet e Il re Leone sono usati come supermarket da cui arraffare all'ingrosso pezzi di copione o di narrazione – sarebbero da denuncia. Ma la cosa più brutta è che non scatta mai un minimo di simpatia per i personaggi, tutti macchiette prive d'anima. Per la seduta di psicanalisi scappa un sorriso, ma sono cinquanta secondi netti di durata. Trevor Wall non ha polso per dirigere quello che più che un film è un agonizzante ammasso di scarti di trash e Bollywood, in quanto ad animazione, non può credere di competere con l'America. Scritto da Jack Donaldson con Derek Elliott. Tempo (e denaro) perso.
Fra le musiche di Stephen McKeon, spunta Shut Up and Dance dei Walk the Moon.
L'inquietante sorpresa è scoprire la lista di celebrità che si prestano a doppiare questa carabattola: Rob Schneider (in Italia Marco Mete) è l'orso bianco Norm, Heather Graham la protagonista umana, Ken Jeong il ridicolo cattivo Greene e Bill Nighy l'occhialuto gabbiano Socrate.
Film MEDIOCRE (3) — Bollino VERDE
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta