Regia di Neri Parenti vedi scheda film
Le vacanze di Parenti si riappropriano dei set dei Vanzina dopo la loro estate del 2009. Il cinepanettone DOC ritorna a quattro anni da Vacanze di Natale a Cortina e riprende la sua anima itinerante. Da Roma a Catania a un unico luogo che sembra invece mobile, come uno dei migliori della serie, Natale in Crociera. Tre episodi: una coppia ex ricca sull’orlo del lastrico con la figlia che si vuole sposare con un attempato pretendente; due persone diversissime tra loro travolte da irrefrenabile passione; uno schiavo della tecnologia che finisce da solo su un’isola deserta. Anche tre forme diverse di declinazione del genere: la farsa, la commedia sentimentale, la parodia di Cast Away ai tempi delle app. La partenza è a razzo. Del presunto garbo o della gentile comicità di altri film di Natale (da Pieraccioni a Casagrande fino a Costella/Boldi), Vacanze ai Caraibi non sa che farsene. Lo dimostrano un cinismo e una cattiveria che sembravano perduti. Christian De Sica appare ispirato come ai vecchi tempi (un ballo sulle note di Bamboleo trasformato in «Non ci ho un euro»). Il film però ha il fiato corto e alcune situazioni, inizialmente divertenti, diventano poi scontate e ripetitive come le occhiate fulminanti tra Luca Argentero e Ilaria Spada, forse la vera rivelazione. Neri Parenti, però, gestisce con meccanico ma anche solido mestiere, alla Mastrocinque. Gli scialbi colpi di fortuna, di fulmine e i segni zodiacali qui sembrano un po’ più lontani.
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