Regia di Robert Siodmak vedi scheda film
Considerato un caposaldo del noir americano, prima ancora che si chiamasse tale, "I gangsters" è tratto da un racconto di Ernest Hemingway: imperniato su un racconto a flashbacks,tra l'altro molto fluidi nell'inserimento nella narrazione, il film racconta di un regolamento di conti, di un ex pugile non particolarmente intelligente perduto d'amore per una bellissima del giro sbagliato, dell'ineluttabilità del Fato. Robert Siodmak, che vanta perlomeno una manciata di film da memoria dei cinefili, si destreggia bene descrivendo rapidamente la perdizione del gaglioffo Burt Lancaster per la femme fatalissima Ava Gardner, l'avvio cupo che dà già il senso di quello che seguirà, il lato criminoso della storia. Fotografato splendidamente in un bianco e nero denso, "I gangsters" è una crime story molto elementale, adattissima a divenire un manuale per "come si gira un film noir":le interpretazioni sia di Lancaster che della Gardner sono intense, più di quanto l'apparentemente scarna dose di spazio e battute riservati ad ogni personaggio sembri fornire,e il film scorre via oliatissimo e piacevole.
Considerato un caposaldo del n
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