Regia di Claude Berri vedi scheda film
Pur non rientrando tra gli esponenti accreditati della Nouvelle Vague, anche Claude Berri, come François Truffaut e Jean-luc Godard, si cimentò per la prima volta in veste di regista con un cortometraggio, questo “Le poulet” (del 1963 e non del 1965, tanto è vero che quell’anno partecipa alla Mostra Cinematografica di Venezia) corto che gli valse il premio oscar nel 1966 e trampolino che gli consentirà di realizzare due anni dopo il suo primo grande film, “Le vieil homme et l’enfant”, Orso d’argento a Berlino nel 1967.
Restaurato quest’anno dalla società cinematografica francese Pathé e trasmesso dall’emittente televisiva ARTE, “Le poulet” è un piccolo gioiello della durata di un quarto d’ora, la cui trama venne in mente all’autore dalla lettura di un trafiletto di cronaca nel giornale “France-Soir”. Claude Berri mette in scena una famigliola piccolo-borghese di inizio anni ’60, composta da papà, mamma e figlioletto. Ci si alza ogni giorno tutti insieme, si mangia ad orari regolari, ci si sposta in “due cavalli”. Il padre è mediocre, la madre sgraziata, il bambino vispo ma ingenuo. Fotografia in bianco e nero molto accurata, dialoghi stringati e ripetitivi come il tran tran quotidiano. Brillante spaccato di un’epoca, il film mescola sapientemente humour e satira sociale, con uno stile che non può non ricordare quello della Nouvelle Vague. Vedibile per intero sul sito dailymotion.com.
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