Regia di Larry Cohen vedi scheda film
Un poliziotto indaga su una serie di assassinii inspiegabili, tutti però accomunati dal fatto che il killer ammette ogni volta di essere stato spinto ad agire da Dio. Molto presto la faccenda assume contorni grotteschi e soprannaturali.
God told me to è la quinta pellicola diretta da Larry Cohen, nonché la prima a essere girata dopo il successo di Baby killer (1974), che rivelò al grande pubblico questo peculiare cineasta statunitense. Difficile valutare un film del genere in maniera lucida, tanto è caleidoscopica, sopra le righe, delirante ben al di là dei limiti del grottesco la storia in esso raccontata; di una visione come questa rimangono invece impresse senz’altro le atmosfere horror, la tensione crescente, l’enigmatico procedere della trama verso la sua conclusiva implosione. E l’ottima interpretazione di Tony Lo Bianco, protagonista all’altezza della situazione, qui circondato da una serie di volti funzionali: Sylvia Sidney, Sam Levene, Deborah Raffin, Richard Lynch, Sandy Dennis e Robert Drivas, per citare i principali. L’ora e mezza di durata è assolutamente giusta: la sceneggiatura dello stesso Cohen è fin troppo caotica (pur nella sua presupposta logica) e affastella fatti concreti e sensazioni, suggestioni e azione probabilmente preferendo la quantità alla qualità, senza comunque trascendere nell’eccessivo, nel disgustoso, nel provocatorio. 4,5/10.
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