Regia di Steve Miner vedi scheda film
Non so se è peggio la totale idiozia dei primi tre quarti di programmazione oppure lo sdolcinato buonismo politically correct del finale. I possibili spunti di riflessione sulle storture del mondo accademico statunitense, sui problemi dei rapporti interrazziali e sulla persistenza di pregiudizi razzisti annegano in un mare di macchiette e di stereotipi.
Matricola di Harvard cui il padre ha tagliato i fondi si finge negro per poter usufruire di una borsa di studio riservata alle persone di colore. Come ci riesce? Assumendo una dose da cavallo di pillole per abbronzarsi. Se il tutto non fosse già abbastanza assurdo, al college, pur trovandosi nel letto la bella figlia del padrone di casa, si innamora di una ragazza afroamericana non particolarmente avvenente, con un caratteraccio e soprattutto un figlio a carico, scoprendo -ma va'?- che proprio lei avrebbe beneficiato di quella borsa di studio. Finale scontato e melenso.
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