Regia di Steve Miner vedi scheda film
" Ci credi nei rapporti interrazziali? "- " .....Si ...... se due persone si vogliono bene " , i due protagonisti vanno via mano nella mano e il commento musicale è affidato ad una canzone molto bella che nel ritornello dice " Having you next to me suddenly is magic " che per chi non lo sapesse significa " Averti al mio fianco improvvisamente rende tutto magico ", queste sei righe basterebbero per dare a questo film 5 stelle extra lusso, ma sarebbe riduttivo perchè " SOUL MAN " è una commedia brillante tenera e simpatica che vuole raccontare la difficoltà che c'è nella società americana a far convivere persone di etnia diversa, ma il tutto viene raccontato senza patetismi e in alcune scene emerge un umorismo graffiante che fa sorridere e commuovere.
C. Thomas Howell incarna perfettamente il ruolo del giovane ambizioso che fa carte false per entrare ad Harvard, e qui si inserisce l'elemento magico, rappresentato da una misteriosa lozione che gli permette di annerirsi la pelle e usufruire di una borsa di studio destinata esclusivamente ad uno studente di colore.
Il suo trasferimento nella prestigiosa università si rivela però una vera e propria esperienza di vita, poichè avrà modo di scoprire che avere la pelle nera in una società dominata dai bianchi è un problema sul quale si sbatte periodicamente la faccia, non nascondiamoci dietro a un dito: il razzismo c'è eccome e per l'ingenuo ragazzo si verificheranno stuazioni tragicomiche ma anche molto amare, che gli faranno aprire gli occhi su cosa significa essere discriminato ed umiliato per il colore della pelle.
Il destino sarà anche beffardo con lui visto che nell'ateneo incontrerà lo studente a cui ha soffiato immeritatamente la borsa di studio, e se ne innamorerà perdutamente visto che è una bella ragazza madre, interpretata con intensità da Rae Dawn Chong, che non dispone di troppo denaro e deve fare i salti mortali per mantenersi gli studi e provvedere al suo simpatico bambino.
La situazione diventerà sempre più insostenibile ma il nostro eroe dimostrerà di aver imparato molto da questa esperienza e nella scena bellissima del confronto con il titanico professore interpretato da James Earl Jones, dichiarerà con apprezzabile sincerità " Non so affatto che cosa significa essere nero: se non mi piaceva, potevo sempre smettere di esserlo " .
Una scena a mio avviso è da antologia: quella della partita di basket in cui tutti si aspettano da lui dei numeri alla Allen Iverson visto che gli afroamericani sono fortissimi in questa disciplina, mentre il nostro imbranato protagonista collezionerà una serie di figuracce al ritmo di " Soul Man ".
Sul set i due protagonisti si innamorarono davvero e purtroppo non durò a lungo ma il loro affiatamento giovò tantissimo alla riuscita del film che rimane a mio avviso una grande pellicola, invecchiata benissimo e funziona a meraviglia ancora oggi visto che il razzismo è una brutta bestia da scuoiare.
Possiedo il CD di questa soundtrack e devo dire che a parte il brano conclusivo e il classico che da il titolo al film non è eccezionale ma funziona bene combinata con le immagini.
Eccellente, ma la grande forza di questo film è una sceneggiatura perfetta.
Bravo, simpatico ed appassionato.
Brava, specialmente nell'esprimere la frustrazione del suo personaggio.
E' perfetto nel ruolo del professore severo ma comprensivo.
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