Regia di Pupi Avati vedi scheda film
Avati tenta di realizzare in un colpo solo non un (già di per sè complesso) quadro di famiglia, ma di presentarci il quadro di ben due famiglie, riunite assieme per un pranzo durante il quale viene annunciato ufficialmente il fidanzamento fra i 'rampolli'. Nel complesso i personaggi che sfilano attorno alla tavola e davanti alla camera sono oltre la ventina, dai bambini agli anziani, e quello che interessa particolarmente al regista è di mostrare la varia umanità di quel momento tanto particolare e fondamentale per il futuro di due gruppi famigliari. Il cast è, come sempre in Avati, accuratissimo e la storia è tutta farina del sacco dello stesso regista (soggetto e sceneggiatura); incisive le musiche del grande Riz Ortolani. 6/10.
Anni '30 (del ventesimo secolo), matrimonio in vista fra i rampolli di due famiglie dell'entroterra bolognese; lui appartiene alla borghesia bassa, lei è di estrazione contadina, ma ricca. Nel podere di famiglia della futura sposa si consuma il pranzo di fidanzamento: tanti (futuri) parenti attorno ad un'immensa tavolata; si sviluppano ben presto screzi, passioni ed incomprensioni.
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