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La ragazza senza nome

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Regia di Jean-Pierre Dardenne, Luc Dardenne

Con Adèle Haenel, Olivier Bonnaud, Jérémie Rénier, Louka Minnella, Christelle Cornil, Nadège Ouedraogo, Olivier Gourmet... Vedi cast completo

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Trama

Jenny, giovane medico generico, si sente in colpa per non aver aperto la porta del suo studio a una ragazza che è stata ritrovata morta poco dopo. Nell'apprendere dalla polizia che l'identità della vittima non è nota, Jenny decide di scoprire di chi si tratti. Nella sua ricerca, risalirà lentamente alla verità.

Approfondimento

LA RAGAZZA SENZA NOME: UNA DOPPIA INDAGINE PER UNA GIOVANE DOTTORESSA

Scritto e diretto dai fratelli Jean-Pierre e Luc Dardenne, La ragazza senza nome racconta la storia di Jenny, una giovane dottoressa che una sera, dopo aver terminato il suo lavoro, sente suonare alla sua porta e decide di non rispondere. Il giorno successivo, però, la polizia la informa che il cadavere di una giovane donna non identificata è stata trovata morta nelle vicinanze. Sentendosi come in colpa, Jenny inizia una personale indagine per scoprire l'identità della deceduta.

Con la direzione della fotografia di Alain Marcoen, le scenografie di Igor Gabriel e i costumi di Maïra Ramedhan LeviLa ragazza senza nome viene così presentato dai due registi in occasione della partecipazione del film in concorso al Festival di Cannes 2016: «L'idea dell'investigazione è stato il nostro punto di partenza. Ci abbiamo pensato per diversi anni e in un primo momento avevamo pensato come personaggio principale a un poliziotto. Non volevamo però fare un film di genere e abbiamo allora optato per una doppia indagine: la dottoressa Jenny cerca ossessivamente sia di scoprire il nome della ragazza ritrovata morta e di cui nessuno sa niente sia di capire le ragioni del decesso, per cui si ritiene in parte responsabile. Jenny vuole arrivare a delle risposte per se stessa: si sente colpevole per non averle aperto la porta ma non cade mai nell'autocommiserazione e non punta il dito contro nessuno. Anzi, possiamo dire che man mano che la storia procede mostra quanta allegria ci sia nella sua personalità.

Jenny, interpretata da Adèle Haenel, si prende cura con attenzione dei suoi pazienti e ascolta i loro corpi. I suoi malati hanno un sacco di reazioni psicosomatiche: vertigini, mal di pancia, crisi epilettiche... il corpo risponde sempre per primo agli stimoli della mente e parla, esprimendo cose che non sempre si possono mettere in parole. Jenny si preoccupa della sofferenza dei suoi pazienti e cerca di guarirli anche mentre investiga sulla ragazza sconosciuta. Dopotutto, è sempre un medico e non un'agente di polizia.

All'inizio di La ragazza senza nome Jenny dice a Julien, il suo stagista, che deve essere sempre più forte delle sue emozioni. Ciò che avviene dopo contraddice però il suo consiglio. Come ogni medico, Jenny non dovrebbe fidarsi delle sue emozioni quando si tratta di emettere una diagnosi medica ma fa ricorso a esse quando interagisce con i pazienti e cerca di aiutarli... e anche mentre conduce le sue indagini.

A suo modo, anche Jenny è una ragazza sconosciuta. Di lei, del suo passato e della sua vita personale, non si sa molto. Non sentivamo il bisogno di soffermarci su di lei. Sappiamo solo che lascia il suo appartamento per trasferirsi a lavorare in periferia. Era più importante soffermarci sul fatto che è come "posseduta" dalla ragazza morta. Ovviamente, non parliamo di possessione soprannaturale ma di qualcosa di morale che definisce le sue scelte».

Trailer

Commenti (17) vedi tutti

  • Tra giallo e film "sociale" Buon lavoro dei fratelli "Dardenne"

    leggi la recensione completa di Furetto60
  • OPERA SOTTILE, GARBATA, INCISIVA; COME SEMPRE SANNO ESSERE I F.LLI DARDENNE DIETRO LA CINEPRESA... DA VEDERE...

    commento di DavideKingInk80
  • Una dottoressa competente, lucida, sensibile e coraggiosa, senza amici o amanti, che vive nel suo ambulatorio e fa visita ai pazienti in piena notte... avercene di gente così ! Nel suo minimalismo, il film non emoziona, ma è piuttosto un riuscito teorema sociale. Voto 6.

    commento di ezzo24
  • Lento e noioso.. due ore buttate via; voto 2 perché ben diretto.

    commento di stokaiser
  • I Dardenne, forse non all'altezza dei loro film migliori. In ogni caso, un signor film.

    leggi la recensione completa di laulilla
  • Nel giuramento di Ippocrate, il senso della sacralità della vita e la rivalsa contro la cattiva coscienza della civiltà occidentale. L'eroismo senza macchia di una santa laica tra lo squallore e l'indifferenza della periferia belga è forse il tributo anti-realistico ad un cinema morale diventato maniera; ma va bene così.

    commento di maurizio73
  • I Dardenne trasmettono le loro idee servendosi della figura di una ragazza dai solidi valori, con un forte senso di responsabilità, irreprensibile, che, scottata da un errore per lei imperdonabile, trova il coraggio per restituire la dignità perduta ad un corpo sconosciuto ed abbandonato nell'indifferenza e nel silenzio generali.

    commento di degoffro
  • Film lento e noioso gli attori sembrano persone vere, ambienti realistici.. ma storia noiosa.. si scopre il colpevole ma non siamo felici.. la vita difficile dei pazienti della dottoressa non cambia forse non era importante il nome ma scoprire le condizioni difficili delle persone

    commento di Solomonica66
  • Film minore dei due grandi registi,anche poco credibile,ma un camice bianco non l'hanno mai messo a questa dottoressa che visita in studio sempre in borghese,invece di indirizzarla solo a farle fare la poliziotta (cosa che non le compete)per me uno striminzito 6.

    commento di ezio
  • L'imprevisto va ad inserirsi nel racconto quotidiano, fino a divenire la quotidianità stessa

    leggi la recensione completa di esaala87
  • da quando i grandi Dardenne hanno deciso di rendere più "briose" le trame dei loro film, cercando di spettacolarizzarli un po' di più, hanno purtroopo perso dello smalto...e ormai troppo spesso si fanno prendere la mano, infarcendo le storie di ingenue assurdità. peccato, perché quello che vogliono raccontare sarebbe sempre importante e necessario.

    commento di giovenosta
  • Anche quando piacciono di meno, il loro stile riconoscibile riesce a toccare le corde dello spettatore, a fargli guardare la realtà che lo circonda. Il nuovo film dei due registi belgi sa cogliere l'attualità più stringente, con quel rigore e quella coerenza che continua a fare proselitismi tra pubblico e autori.

    leggi la recensione completa di Kurtisonic
  • E quindi sì, i Dardenne, anche se nell’ambito di quello strato antropologico della periferia belga in cui hanno sempre indagato, stavolta hanno scelto un vero thriller, che avrebbe potuto essere un vero e proprio poliziesco se avessero preferito come protagonista una poliziotta e non una dottoressa.

    leggi la recensione completa di michemar
  • Una folgorante istantanea

    leggi la recensione completa di siro17
  • Forse avrebbero fatto bene, a Cannes, e dividere salomonicamente in due il premio. Ma così va il mondo!

    leggi la recensione completa di yume
  • La vittima vuole essere guardata, i carnefici non vogliono (ma si spingeranno davanti l'obbiettivo..). La vera "ragazza senza nome" è la protagonista, la "regista" invisibile, di cui non sappiamo niente..ma che è sempre davanti alla mdp. I Dardenne non girano più film veri, la Verità è diventato un tema.

    commento di EightAndHalf
  • Una dottoressa non risponde al richiamo di una porta che bussa al suo studio.Questa omissione costa la vita ad una ventenne immigrata. Il senso di colpa spinge la donna ad indagare spingendosi ove la polizia non può o non vuole arrivare. Splendido polar con cui i cineasti si confrontano su temi a loro nuovi, mantenendo stile e risultati eccellenti.

    leggi la recensione completa di alan smithee
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Recensioni

La recensione più votata è positiva

yume di yume
8 stelle

  … Avec un ciel si bas qu'un canal s'est perdu Avec un ciel si bas qu'il fait l'humilité Avec un ciel si gris qu' un canal s'est pendu Avec un ciel si gris qu' il faut lui pardonner …   E l’umiltà ha suggerito ai due fratelli di eliminare sette minuti dal film, dopo la fredda accoglienza di Cannes, minuti che insistevano sulle competenze… leggi tutto

14 recensioni positive

Recensioni

La recensione più votata delle sufficienti

siro17 di siro17
6 stelle

Diciamolo subito: non è un capolavoro. I Dardenne si confermano però cavalli di razza, sanno girare, sanno catturare con la forza delle immagini e i dialoghi essenziali quello che serve per capire tutto. Non c’è colonna sonora, non c’è retorica, non ci sono secondi fini, la protagonista resterà “sconosciuta” fino alla fine. Stavolta i… leggi tutto

2 recensioni sufficienti

2022
2022

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Furetto60 di Furetto60
7 stelle

  Siamo nei sobborghi di un paesino belga,Jenny Davin è una giovane dottoressa in carriera, un prestigioso distretto sanitario le ha proposto un incarico importante.Nel frattempo presta servizio come medico condotto in sostituzione del titolare ammalato,con lei Julien, uno studente di medicina al 5 anno, che sta facendo uno “stage”. Una sera dopo che è tracorsa…

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2019
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Trasmesso il 15 giugno 2019 su Rsi La1
2018
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Nel mese di novembre questo film ha ricevuto 3 voti
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Mulligan71 di Mulligan71
7 stelle

Il Cinema della dignità, dell'umanità: questa è da sempre la missione rigorosa, alta e necessaria dei grandi cineasti belgi. E' vero che negli ultimi anni, quasi di pari passo con l'eclissarsi di una società forse migliore, di certi ideali, anche il loro Cinema si è un poco sfilacciato, perdendo quella lucidità dei primi lavori, tutti indispensabili, a…

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2017
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champagne1 di champagne1
8 stelle

Alla vigilia di una scelta professionale importante, ossia lasciare l'incarico di medico di medicina generale con pazienti di fascia bassa per andare a lavorare in un poliambulatorio medico che si rivolge a utenti più facoltosi, Jenny volutamente non risponde ad una chiamata giunta nel suo ambulatorio un'ora dopo la chiusura. Il giorno dopo però scopre che la ragazza che aveva…

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esaala87 di esaala87
8 stelle

Avete presente quei film "asciutti", senza fronzoli e merletti qua e là, dove sarà impossibile scrollarsi di dosso quella sensazione di solitudine e abbandono? Bene, "La ragazza senza nome" è uno di quei film che ti fa rimanere incollato alla poltrona perchè vuoi sapere come va a finire, ma soprattutto perchè in fondo la protagonista ( la dottoressa Jenny…

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ethan di ethan
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Jenny (Adèle Haenel), giovane donna medico, lavora in un ambulatorio, nel quale sta facendo pratica Julien (Olivier Bonnaud), ancora studente, che lei tratta con modi bruschi: una sera suona al videocitofono una ragazza nera, che appare parecchio agitata, ma, essendo passata un'ora oltre l'orario consentito per le visite, la dottoressa decide di non aprire, lasciando perplesso il ragazzo…

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Kurtisonic di Kurtisonic
7 stelle

Possiamo ancora individuare nel percorso artistico dei fratelli Dardenne le caratteristiche che li hanno eretti a capofila della cinematografia europea ( ripresa  in varie versioni anche in diverse parti del mondo) dell'autorialità più marcata, di quello sguardo neorealista che dal fine millennio precedente ha connotato fino ad oggi le produzioni più radicali nel…

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Peppe Comune di Peppe Comune
8 stelle

Jenny Davin (Adèle Haenel) è un medico generico che lavora presso un ambulatorio. Un giorno, mentre si attarda nello studio a causa di una discussione con Julien (Olivier Bonnaud), il suo assistente, sente suonare il citofono. Presa dalla discussione, Jenny decide di non rispondere, anche perché si era ben oltre l’orario di chiusura dall’ambulatorio. Il giorno…

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barabbovich di barabbovich
6 stelle

Tutto il cinema dei Dardenne si impernia su un dilemma morale. Non fa eccezione questo La ragazza senza nome. Le differenze le fanno le situazioni e, soprattutto, il modo attraverso cui il protagonista di turno arriva a dover prendere una decisione cruciale. Stavolta ci troviamo, come di consueto, nella provincia belga, a Liegi. Jenny (Haenel) è una giovane dottoressa impiegata in un…

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2016
2016

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Come ogni anno, ecco la classifica di quanto meglio visto in sala nel corso dell'anno che sia avvia a conclusione (escluse ovviamente le riproposizioni di pellicole del passato). Ad ogni titolo è associata la…

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cielioscuriAutoproduzioni di cielioscuriAutoproduzioni
8 stelle

Il decimo lungometraggio di finzione dei fratelli Dardenne si chiama La ragazza senza nome. Per l'ennesima volta i due registi, dopo Rosetta (1999), Il matrimonio di Lorna (2008) e Due giorni, una notte (2014), tratteggiano il ritratto di una giovane donna che, a un certo punto della vita, si trova a prendere una posizione conflittuale nei confronti delle regole della società che la…

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laulilla di laulilla
7 stelle

Nello studio medico della dottoressa Jenny Davin (Adele Haenel), alla periferia di Liegi, un giovane stagista fa del suo meglio per imparare il mestiere non facile di curare i malati. Jenny mal ne sopporta l’eccessiva emotività, poiché è convinta che il medico dovrebbe imparare a non farsi coinvolgere dalla sofferenza dei pazienti, dal momento che solo un…

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Recensione

michemar di michemar
8 stelle

Il fatto che Jean-Pierre e Luc Dardenne hanno impiegato un decennio per decidere di girare questa storia, e a quanto pare con qualche ripensamento, è un particolare molto indicativo e lo si intuisce dalla sorpresa che può cogliere i loro estimatori, a cominciare dal sottoscritto, a proposito della natura del soggetto e dalla contaminazione del loro ben frequentato genere drammatico…

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