Regia di Liliana Cavani vedi scheda film
Liliana Cavani esordiva nel cinema con Francesco d'Assisi, nel 1966, protagonista Lou Castel (con il fascino maledetto che gli derivava dall'appena girato Pugni in tasca di Bellocchio). La regista modenese torna quindi sui suoi passi un paio di decenni più tardi per realizzare questo Francesco, dal medesimo soggetto biografico, con un altro attore piuttosto discusso nei panni del personaggio del titolo: Mickey Rourke, reduce dalla scandalosa performance di 9 settimane e 1/2. Il problema principale della pellicola risiede nelle oltre due ore e mezza di durata: perchè la storia è interessante e narrata con cura e passione, ma è allo stesso tempo anche un po' troppo statica e la visione risulta in più punti pesantuccia. A scrivere la sceneggiatura, al fianco delle regista, c'è Roberta Mazzoni, giù aiuto regista nella Pelle (1981) e co-sceneggiatrice nel precedente Interno berlinese (1985); colonna sonora di Vangelis, celebre per Blade runner: pomposa in certi momenti, quasi assente in altri. Fra gli altri interpreti troviamo Paolo Bonacelli, Mario Adorf ed una giovanissima Helena Bonham-Carter (Santa Chiara). Francesco è una onesta e rispettosa lettura delle vicende del santo che, forse, più di ogni altro ha un valore ancora attuale, un predicatore della rinuncia e del sacrificio, concetti che si stanno dissolvendo sempre più rapidamente dai vocabolari dell'uomo contemporaneo. 6/10.
La vita di povertà e castità scelta da San Francesco nel tredicesimo secolo viene raccontata dai suoi seguaci, fra cui Santa Chiara.
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