Regia di Vittorio De Sica vedi scheda film
CONTIENE ANCTICIPAZIONI - E' una delle prime incursioni di De Sica nel genere drammatico, e secondo me una specie di prova generale per i suoi film neorealistici, anche per la presenza del tema dell'infanzia. Posso dire, anzi, che questo viene trattato con sensibilità e incisività. Ed è dal punto di vista del bambino che viene raccontata questa triste vicenda di una mamma che non sa resistere alle lusinghe di un abile e pervicace tentatore. Non per questo, però, il punto di vista è banale. Sembra anzi che il bambino, nella sua semplicità e schiettezza, riesca a cogliere perfettamente i termini della questione meglio di tanti adulti. Il regista, come farà ancor più nei film successivi, mette in risalto l'egoismo di questi ultimi, e in alcuni casi la loro perfidia (come quella della vicina ficcanaso). Vi sono poi alcuni personaggi maschili parimenti sconfortanti, come i villeggianti (tra cui un giovane Ernesto Calindri) che ci provano con la mamma del bambino, pur sapendo che è anche sposata.
Quanto al personaggio della mamma, non la definirei una donna crudele, ma assolutamente debole e arrendevole nei confronti di una passione che sa essere sbagliata. Si rende conto benissimo di quello che fa, e alle conseguenze su figlio e marito, ma lo fa ugualmente. L'uomo che la tenta con tanta abilità vede chiaramente la sua poca convinzione nel respingerlo, e intuisce che è solo questione di insistere ancora un po'.
E' un film dolente e drammatico, con numerosi passaggi lirici, anche grazie all'interpretazione di un bambino simpatico. Si vede anche una Roma senza automobili...
Secondo me è una pellicola utile a far riflettere gli adulti prima di compiere certe scelte, che sono appunto delle scelte. Da paragonare con "Catene" di Matarazzo.
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