Regia di Vittorio De Sica vedi scheda film
De Sica si avvia verso la stagione neorealista e inaugura il sodalizio con lo sceneggiatore Zavattini con questo dramma familiare. Una donna fedifraga abbandona marito e figlio, viene riaccolta in casa pentita, poi durante una villeggiatura ad Alassio ritrova l’amante e lo segue di nuovo; il marito, che già aveva sfidato la morale corrente accordandole il perdono una prima volta, non regge al nuovo colpo e si suicida, dopo aver depositato il figlio in collegio. Fulcro della vicenda, come suggerisce il titolo, è appunto il bambino, che assiste sgomento e impotente a vicende più grandi di lui, senza comprenderle né poterne influenzare il corso.
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