Regia di Paolo Poeti vedi scheda film
Un anziano paleontologo torna alla locanda dove aveva soggiornato da laureando, e dove si era innamorato, ricambiato, della figlia dell'oste.
E' una discreta opera televisiva della Rai, dei tempi in cui si facevano volentieri riduzioni di opere letterarie interessanti. Pertanto, La consistenza del contenuto, come in questo caso, era già garantita dal testo originale; il resto lo facevano gli attori, e un regista con un minimo di mestiere.
Questo piccolo film, sebbene non veramente bello, si segue volentieri. Forse il finale perde qualche colpo; sarebbe interessante sapere se è uguale al racconto originario, oppure è stato un po' cambiato.
Il tema è persino abusato, ma non per questo perde di consistenza e di variegati risvolti: un amore di gioventù lasciato morire per stupidità o per altri interessi che allora sembravano più importanti, ma che nel tempo si è concretizzato come una perdita vera e propria mai più rimpiazzata.
Ogni tanto fa piacere guardarsi queste operine tranquille ma non disprezzabili, che condannano senza appello molta fiction contemporanea prodotta dalla stessa Rai.
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