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Resident Evil: The Final Chapter

Regia di Paul W.S. Anderson vedi scheda film

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La recensione su Resident Evil: The Final Chapter

di Marco Poggi
7 stelle

Torna Alice per il capitolo (si spera) conclusivo della saga del famoso videogioco. Milla Yovovich, pseudo-Ripley alla Sigourney Weaver, di nuovo contro gli zombi ed i capi dell'Umbrella Corporation, sempre in forma ed aglie, ma non più così giovane come nel 2004. Dopotutto, nel film lo dicono: son passati 10, anzi 13 anni dal primo capitolo.

Dopo la nascita della figlia di Mila Yovovich, che ha ritardato l'uscita di questo film, torna Alice per chiudere, finalmente, la storia dei cinque capitoli precedenti e scoprire che il virus T, che ha zombificato il mondo, era stato progettato e voluto dagli stessi capi dall'Umbrella Corporation. E' inutile negarlo, Milla Yovovich ha smesso di fare cinema vero nel 2004 per dedicarsi, anima, corpo e mente a questa saga tratta da un videogioco giapponese di successo, traformando, film dopo film, la sua Alice in una parente della  guerriera Ripley di Sigourney Weaver, perché adesso che si vede che l'età che ha (è ancora bellissima, agile ed imprevedibile, ma giovane come nel primo film non lo è più di certo), il paragone non può che essere quello (il film ha persino delle similitudini con "ALIEN 4 LA CLONAZIONE"per via del passato di Alice). Caotico e senza un attimo di tregua, il film raggiunge lo scopo: essere un finale. Lo scienziato pazzo di Iain Glen ritorna e gigioneggia par suo, però ci sta tutto. Bella e in parte anche la Claire di Ali Larter. Ci sono saghe che non necessitano di dialoghi chilometrici alla Quentin Tarantino, ma di azione, orrore e auto-ironia, questa è una di quelle.

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