L'umanità è allo stremo dopo che Alice è stata tradita a Washington da Wesker. Come unica sopravvissuta di quella che doveva essere la definitiva presa di posizione contro le orde di non morti, Alice deve ritornare al punto in cui è cominciato l'incubo: Raccoon City, dove la Umbrella Corporation sta raccogliendo le proprie forze per un attacco finale contro i sopravvissuti dell'apocalisse. In una corsa contro il tempo, dovrà ritrovare i vecchi amici e collaborare con un improbabile alleato per salvare l'umanità dall'oblio.
Approfondimento
RESIDENT EVIL: THE FINAL CHAPTER - LA FINE DI UNA SAGA
Diretto e sceneggiato da Paul W.S. Anderson, Resident Evil: The Final Chapter è il sesto capitolo della saga Resident Evil e conclude le avventure di Alice, oramai unica reduce della battaglia di Washington contro gli zombie. Da sola, Alice decide di rientrare nel posto dove tutto ha avuto inizio, a Raccoon City, dove ha sede l'Umbrella Corporation intenta a raggruppare nuove forze per mettere in atto l'assalto finale contro coloro che sono sopravvissuti al micidiale virus T.
Con la direzione della fotografia di Glen MacPherson, le scenografie di Edward Thomas, i costumi di Reza Levy e le musiche di Paul Haslinger, Resident Evil: The Final Chapter si ispira come tutti i capitoli precedenti alla popolare serie di videogiochi sviluppata dalla Capcom. In grado di incassare oltre un miliardo di dollari in tutto il mondo, la saga di Resident Evil viene trasposta al cinema la prima volta nel 2002 su richiesta di Anderson, come ricorda il produttore Jeremy Bolt: "Venivamo da un film prodotto per la Warner Bros. che non aveva riscontrato i favori del pubblico (Soldier). Così, sono andato in Inghilterra a produrre opere low budget mentre Paul W.S. Anderson si è chiuso nella sua casa di Venice Beach, dove per sei mesi non ha fatto altro che dedicarsi ai videogames. Poi, un giorno mi chiama per dirmi che era indispensabile acquisire i diritti di Resident Evil per farne un film. Il primo capitolo si è rivelato un grosso successo grazie al mix di azione e fantascienza innovativo. Quello che piace di Resident Evil è proprio questo: la miscela di stile, azione, orrore, fantasia e fantascienza, in cui sono chiamate a fronteggiarsi un'eroina mossa da onestà e passione e una multinazionale malvagia e onnipotente, come le tante che governano realmente il mondo moderno. A parte Resident Evil o Underworld, poche sono le saghe cinematografiche che hanno per protagonista un personaggio femminile che coniuga bellezza e capacità fisiche".
Il cast
A dirigere Resident Evil: The Final Chapter è Paul W.S. Anderson. Per la quarta volta alle prese con le avventure di Alice (ha saltato solo due capitoli della saga: Resident Evil. Apocalypse e Resident Evil. Extinction), Anderson ha raggiunto la notorietà a 29 anni nella natia Inghilterra grazie a Shopping, film… Vedi tutto
Sesto livello di difficoltà con l'indicazione di essere l'ultimo: Alice ha maturato i contributi per andare finalmente in pensione. Possiamo tirare un sospiro di sollievo (forse) guardando questa resa dei conti che ha una sua dignità.
Il solito ombrellone da spiaggia, il solito alveare, i soliti mostri e la solita tizia indistruttibile. Nulla di nuovo, compreso l'arrivederci finale al prossimo capitolo. Voto 5.
Torna Alice per il capitolo (si spera) conclusivo della saga del famoso videogioco. Milla Yovovich, pseudo-Ripley alla Sigourney Weaver, di nuovo contro gli zombi ed i capi dell'Umbrella Corporation, sempre in forma ed aglie, ma non più così giovane come nel 2004. Dopotutto, nel film lo dicono: son passati 10, anzi 13 anni dal primo capitolo.
La fine (?) di una saga horror apocalittica che gioca sulla ripetizione dei cliché e sul l'accumulo di prede da abbattere, nella migliore e più triviale tradizione dei videogames. Coatto e trash, ma con sfondi accattivanti e brevi momenti di fascino fugace da apocalisse senza scampo.
la mente che cancella
L’origine videoludica risulta fondamentale per comprendere la messa in scena non solo schematica (intendendo per schematismo quella percezione del film come l’avanzamento da un livello -più semplice- all’altro -più difficile- che caratterizza da sempre l’universo dei videogames, quelli da bar, come i… leggi tutto
Giunti ormai al sesto capitolo (salvo essermi perso qualcosa...l'animazione giapponese di sicuro), il quarto nelle mani del suo regista originario, quel Paul W.S. Anderson che ne iniziò le redini dal 2002 dal celebre videogioco, rimettendo in sesto la carriera della diva statuaria ex compagna di Besson, Milla Jovovich, modella divenuta attrice anche per amore ed avvezza ormai a… leggi tutto
Dopo la nascita della figlia di Mila Yovovich, che ha ritardato l'uscita di questo film, torna Alice per chiudere, finalmente, la storia dei cinque capitoli precedenti e scoprire che il virus T, che ha zombificato il mondo, era stato progettato e voluto dagli stessi capi dall'Umbrella Corporation. E' inutile negarlo, Milla Yovovich ha smesso di fare cinema vero nel 2004 per dedicarsi, anima,… leggi tutto
Un'utopia distorta, una speranza avariata, un'illusione di progresso che, invece di migliorarci, ci fa sprofondare dentro un baratro oscuro. La distopia non riesce ad essere una cosa sola, perché ha…
La sesta avventura della serie parte già molto bene avendo nel titolo la dichiarazione di intento di essere la fine dell'interminabile saga. Già solo per questo si merita mezzo punto. Poi il film inizia presentando le solite scene veloci, la solita Alice sul punto di morire in tutte le scene, le solite scene apocalittiche, le solite scene di sparatorie ed ammazzamenti, insomma dopo…
Ecco il suo giorno, la serata del capitolo finale, molto interessante le varie scelte delle location, piaciute anche scelte fotografiche, molta azione, molto frenesia tra umani ed zombi, gran livello, s'avvicina molto alla finale di saga dei videogiochi ad oggi. Finale piaciuto, non annoia, intrattiene. Se amate il genere è da vedere!
Mila Jovocich: la diva, la garanzia della saga,…
Ho visto gli altri 5, che hanno avuto qualità altalenanti, dove ho salvato il primo e il terzo, non il secondo e il quarto e sicuramente non il quinto, veramente immondo. Questo sesto non è il migliore ma non è il peggiore, io sono per un 5, cha magari potrebbe essere un 5/6. Non ha molto senso vederlo se non si sono visti quelli prima, ma forse anche no, dato che qua ci…
Dopo la nascita della figlia di Mila Yovovich, che ha ritardato l'uscita di questo film, torna Alice per chiudere, finalmente, la storia dei cinque capitoli precedenti e scoprire che il virus T, che ha zombificato il mondo, era stato progettato e voluto dagli stessi capi dall'Umbrella Corporation. E' inutile negarlo, Milla Yovovich ha smesso di fare cinema vero nel 2004 per dedicarsi, anima,…
"Resident Evil The Final Chapter", Paul W.S. Anderson, 2016, [Usa/Germania/Australia/Canada/G.B.], Horror-fantascienza-azione.
La serie “Resident Evil” ha sempre prosperato su un'idea di horror sì violento, ma pur sempre per le masse, e quindi la violenza in “Resident Evil:The Final Chapter” non è mai nemmeno lontanamente una frustata gore come…
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Commenti (6) vedi tutti
Sesto livello di difficoltà con l'indicazione di essere l'ultimo: Alice ha maturato i contributi per andare finalmente in pensione. Possiamo tirare un sospiro di sollievo (forse) guardando questa resa dei conti che ha una sua dignità.
leggi la recensione completa di Guidobaldo Maria RiccardelliIl solito ombrellone da spiaggia, il solito alveare, i soliti mostri e la solita tizia indistruttibile. Nulla di nuovo, compreso l'arrivederci finale al prossimo capitolo. Voto 5.
commento di ezzo24È basta con ste schifezze... Voto 0 per tutta la saga
commento di ILDIODELLERECENSIONIMah, non il peggiore, vediamo se è veramente l'ultimo.
leggi la recensione completa di tobanisTorna Alice per il capitolo (si spera) conclusivo della saga del famoso videogioco. Milla Yovovich, pseudo-Ripley alla Sigourney Weaver, di nuovo contro gli zombi ed i capi dell'Umbrella Corporation, sempre in forma ed aglie, ma non più così giovane come nel 2004. Dopotutto, nel film lo dicono: son passati 10, anzi 13 anni dal primo capitolo.
leggi la recensione completa di Marco PoggiLa fine (?) di una saga horror apocalittica che gioca sulla ripetizione dei cliché e sul l'accumulo di prede da abbattere, nella migliore e più triviale tradizione dei videogames. Coatto e trash, ma con sfondi accattivanti e brevi momenti di fascino fugace da apocalisse senza scampo.
leggi la recensione completa di alan smithee