Regia di Vincenzo Salemme vedi scheda film
L’ultimo film di Vincenzo Salemme sembra riaprire la collaborazione con Carlo Buccirosso che in “E fuori nevica” si credeva fosse solo un evento a se stante. Inutile negare che la presenza di Carlo, la sua naturale comicità, semplice e schietta, non può far altro che bene alla comicità spicciola di un Salemme che, negli ultimi quindici anni, rinunciando al talentuoso collega, aveva collezionato un flop dopo l’altro. Questa reunion fa bene a tutti: a Salemme, che sembra aver ritrovato lo spirito giusto; a Buccirosso che riconquista un po’ di cinema (anche se, a differenza del collega, ha saputo regalarsi non poche soddisfazioni); al cinema, che ritrova un duo artisticamente dotato, capace di un intrattenimento fresco e genuino (vedasi la scena in cui i due si apprestano ad uscire di casa per credere). Bravissime Tosca D’Aquino e Serena Autieri, non male Paolo Calabresi e sempre in gamba Carlo Giuffrè ma, inutile negarlo, gli occhi e le orecchie sono tutte per la coppia partenopea artefice di risate propinate all’intera sala, non senza qualche riflessione di base e morale di fondo. Salemme, che finalmente lascia più spazio al collega ritrovato, confeziona una pellicola dalle caratteristiche (italianizzate) del suo cinema che fu. Sperando che il sodalizio possa non interrompersi, facciamo un augurio a due amici, prima che colleghi, riunitisi ringraziandoli per aver vivacizzato la seria programmazione di questi tempi da Oscar.
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