Regia di Robert Schwentke vedi scheda film
Il peggiore dei 3, bruttino e pieno di scemenze. Bella la fattura, però.
Rimane una buona fattura di fondo, begli effetti speciali, e rimangono le solite banalità. Ma in più, in questo terzo episodio su un futuro distopico, pare ci sia una bella epidemia di idiozia. E’ un’idiota la nuova capa di Chicago, a sua volta con un seguito di minus habens; è una vera idiota la protagonista, che non si accorge dell’ovvio, ma non solo, il suo morosetto, l’unico lucido, la mette anche sull’avviso, ma lei nulla, sioretta come non mai negli altri episodi, combina una serie di stronzate. Ed è un totale idiota pure il nuovo capetto che incontrano, ma lui poveraccio, che colpa ne ha? Deve dare conto solo al Consiglio, un raggruppamento di mentecatti che dicono, sì, è vero, il futuro è un’idiocrazia e noi siamo di gran lunga i più deficienti tra tutti quelli apparsi nei 3 film. E dunque, non ho altro da dire, filmetto ben fatto ma molto inficiato da quanto sopra, probabilmente il peggiore dei 3, e darò cinque. Di gran lungo il più costoso dei tre, e si vede, ma anche quello che ha incassato meno, tanto che è stato un sonoro fiasco al botteghino (e questi sono gli stessi geni che avevano messo una barca di soldi in Gods of Egypt). La catastrofe è biblica: manca ancora il quarto e ultimo capitolo ma ora che si sono scottati, stanno pensando di farne un tv movie, quegli sfigati. Le due protagoniste sono state nominate ai Razzie Awards ma è andata loro bene.
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