Regia di Paolo Genovese vedi scheda film
Dramma dell'ipocrisia
Amara e intelligente riflessione su quanto e come i cellulari con il loro corredo di tutte le loro molteplici funzioni, tipo messaggini, hanno cambiato la nostra vita ,in peggio o in meglio difficile dirlo.Certo siamo tutti sempre raggiungibili e connessi, ma a che prezzo?Niente più privacy, schiavi di un apparecchio che sembra avvicinarci agli altri, invece ci rende più soli e alienati,avere tanti "amici"e "I LIke" su "facebook" da solo un 'illusione di relazionarti con gli altri, ma in sostanza è solamente un surrogato.Nel film quello che sembra un trastullo innocente e innocuo,inventato estemporaneamente,ossia mettere a diposizione di tutti durante una cena tra amici i telefonini dando viva voce e leggendo pubblicamente gli sms,diventa invece un gioco al massacro , mettendo in luce e facendo un focus profondo sull'ipocrisia dei rapporti familiari e d'amicizia, i tradimenti,le menzogne e quant'altro.Dice un Giallini in gran forma, "i cellulari sono diventate le scatole nere del nostro animo" niente di più vero.Unico neo, forse alcune situazioni sono spinte troppo, risultando un pò artificiose e forzate però gli attori sono bravi, la sceneggiatura è valida,l'idea originale e stimolante.
Curiosa la conclusione, sembra tutto rientrato,le coppie si riconciliano e gli amici si riappacificano,ma attenzione il finale è una sorpresa ,in realtà non è accaduto niente , si sono fermati in tempo perché come dice Giallini siamo tutti frangibili.
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