Regia di Paolo Genovese vedi scheda film
Film dai molti pregi e con qualche difetto.
Alcune persone amiche da una vita, coi loro partner, si incontrano per una cena e decidono di fare un gioco macabro: leggere tutti i messaggi ed ascolare le telefonate che arrivano loro durante la cena; il loro rapporto ne verrà distrutto.
Si è parlato tanto di Perfetti sconosciuti in toni enfatici o, talvolta, distruttivi. A mio dire, è un film con molti pregi e qualche difetto. Gli attori innanzitutto sono davvero bravi e convincenti (rimane impresso un Giallini assai profondo), i dialoghi sono curati e resi estramemente realistici e raramente scadono nel banale, il finale è efficace e Genovese dirige il tutto con competenza ed intelligenza. Ciò che però colpisce più di tutto è la struttura narrativa che, sfruttando l'unità di tempo, luogo ed azione, dà vita ad un crescendo emotivo di intensità notevole (tutti sappiamo che qualcosa di losco verrà fuori dai telefoni dei personaggi, ma non sappiamo quando, come ed in che modo), in cui la tensione drammatica raggiunge picchi ineguagliabili. Forse, però, la necessità di voler giustificare la tesi per cui 'siamo frangibili ed i nostri telefoni, in cui c'è tutta la nostra vita, possono appunto frangerci' spinge gli autori a qualche forzatura narrativa ed a qualche eccesso retorico qua e là evidente, ma per il resto è un film che funziona a meraviglia.
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