Regia di Volfango De Biasi vedi scheda film
Martedì sera, 3 euro e 50 in proiezione speciale: quale occasione migliore per dare una possibilità a un film che incuriosiva, ma che non ingolosiva abbastanza per giustificare il biglietto pieno? "Natale col boss", una volta bilanciati i pro e i contro, è un film salvabile: una commedia dignitosa in cui il Natale, citato nel titolo per ovvie ragioni di marketing, c'entra davvero poco. Insomma, un onesto film comico che poteva tranquillamente uscire a marzo: magari avrebbe guadagnato meno, ma sicuramente si sarebbe risparmiato critiche pregresse dettate dallo sfinimento da cinepanettone.
Lillo e Greg partecipano attivamente alla stesura della sceneggiatura e la loro mano in fase di scrittura si vede eccome in alcune scene, caricate dai loro cavalli di battaglia e tinte di situazioni surreali. I due comici romani non se la cavano male nemmeno in recitazione, così come Ruffini e Mandelli, impegnati nella caratterizzazione di due poliziotti dementi che scimmiottano un idealtipo a metà tra Starsky e Hutch e le nuove serie poliziesche. Menzione speciale per Peppino Di Capri, inaspettatamente convincente e a proprio agio sul set.
Le gag ci sono e alcune sono veramente potenti. La regia zoppica soprattutto nelle scene di azione (il mal di mare nella zuffa in casa di Leo è garantito), ma è generalmente pulita, sebbene a volte sia in bilico sull'inesistente. I difetti ci sono e si vedono, ma, in sintesi estrema, direi che il risultato finale non è affatto male. Inoltre, essendo stato forzatamente compresso nella categoria "film di Natale", giudichiamolo come tale: quando mai si sono visti rapimenti, scene di azione, botte, camorristi (all'acqua di rose, chiaramente) e sparatorie in un film natalizio ambientato nei sobborghi di Napoli? Sono scelte coraggiose che vanno premiate, sperando in un successivo prodotto affidato a Lilloe Greg, magari che non esca nelle festività, in cui si possa dare mano ancor più libera all'esplosivo duo.
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