Regia di Jean-Pierre Jeunet, Marc Caro vedi scheda film
Grottesco ed oltremodo cupo, a cavallo fra una fiaba ed un incubo, il film vive di una logica (volutamente) traballante e sembra continuamente sul punto di rivelarsi, fallendo puntualmente. Difficile simpatizzare per i personaggi, brutti e stolidi, difficile appassionarsi ad una storia così sbilenca, dalla narrazione sconnessa, che si perde su dettagli insignificanti e scenette insulse ed autocompiaciute. Brutto.
Un clown va ad abitare in un fatiscente condominio in un quartiere poverissimo. Si innamora di una violoncellista, il cui padre è un brutale macellaio dal coltello facile. Intanto i condòmini spariscono.
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