La giovane violoncellista Julie vive con il padre macellaio che traffica in carne umana. Abitano in un edificio fatiscente, popolato da inquilini inquietanti. Julie si innamora del clown Louison, prossima vittima designata del padre, e per salvarlo trova aiuto in una setta di vegetariani che vivono e tramano nel sottosuolo. Nel crescendo di un finale catastrofico il macellaio muore e l'amore trionfa. Film d'esordio, originale per le soluzioni narrative e visive che lo caratterizzano, avvicinandolo al gusto del fumetto francese o di certo Terry Gilliam. Una sorta di via di mezzo tra la fantascienza e l'horror film, tutto giocato sul registro dello humour nero.
Visto molto tempo fa, ricordo ancora molto bene la splendida sequenza dei "titoli" iniziali.
Film grottesco per eccellenza, se piace il genere va' visto assolutamente.
Ha lo stesso gusto folle, sapido e dissacrante di Brazil di Terry Gilliam, forse ancora più "Grand Guignol": se il palato è quello giusto, da guardare assolutamente. Altrimenti lasciare perdere.
Un grottesco particolarissimo fra commedia nera e sprazzi di horror. Storia paradossale, personaggi stravaganti. Uno degli esordi più azzeccati ed originali degli ultimi anni. Da rivalutare.
Allucinato oltre ogni immaginazione. Più che un film , un 'opera d'arte, visiva e non. A metà tra un quadro di De Chirico ed una sinfonia di Beethoven, è qualcosa di assolutamente impensabile. Davvero Grandioso.
Simpatica commediola grottesca e orrorifica messa in piedi da quel gran personaggio che è Jeunet, piacevole, divertente ma un po limitato. Amelie altro non è che una clonazione aliena di questo film, con un gran risultato.
Capolavoro del genere grottesco-noir. Un po' Alan Ford, un po' Tartarughe Ninja alla riscossa. Consigliato solo a chi ama lo humor nero surreale. Da segnalare l'uso narrativo (un po' abusato, a dire il vero) dei rumori della vita quotidiana.
In un luogo non ben precisato della Francia e in un ambientazione "postatomica" che annulla qualsiasi tipi di orientamento spazio-temporale, si erge malefico un palazzo fatiscente abitato da gente alquanto strana. Su tutti svetta la figura del laido macellaio (Jean-Claude Dreyfus), padrone dello stabile e procacciatore di carne umana da distribuire agli affamati condomini. La prossima vittima… leggi tutto
Bell'esordio di Jeunet che già dalla prima pellicola ci offre il suo cinema stralunato, pieno di invenzioni, con i suoi colori e le sue facce, il suo amore per il cinema in bianco e nero, le musiche. Divertente con scene e microscene eccezionali, però anche con cosette che mi hanno lasciato dubbi sulla loro efficacia (tipo i trogloditi e la prima parte decisamente sul lento) e… leggi tutto
Grottesco ed oltremodo cupo, a cavallo fra una fiaba ed un incubo, il film vive di una logica (volutamente) traballante e sembra continuamente sul punto di rivelarsi, fallendo puntualmente. Difficile simpatizzare per i personaggi, brutti e stolidi, difficile appassionarsi ad una storia così sbilenca, dalla narrazione sconnessa, che si perde su dettagli insignificanti e scenette insulse ed… leggi tutto
Napoleon, forse il film di Ridley Scott più atteso da anni a questa parte, sbarca in Italia e prova a conquistare il regno di Paola Cortellesi. Al film con Joaquin Phoenix sono state riservate 640 sale ed…
Decisamente originale questo "Delicatessen", opera prima di Jean-Pierre Jeunet (che saprà in seguito regalarci dei classici come "Il favoloso mondo di Amelie" o "Alien. La clonazione"). In un condominio di uomini trasformati in cannibali dalla mancanza di cibo, vengono attirate ignare vittime sacrificali. Ma il clown Louison (un bravo Dominique Pinon) saprà non solo sopravvivere al…
In una Francia (post) apocalittica, un palazzo ancora non completamente diroccato ospita una macelleria e un condominio di inquilini stravaganti. Il proprietario dello stabile sembra essere lo stesso titolare della macelleria "Delicatessen", che espone all'esterno una targa con un bel porcellino. Peccato però che di maiali non se ne senta più neanche l'odore e probabilmente di…
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Commenti (14) vedi tutti
Visto molto tempo fa, ricordo ancora molto bene la splendida sequenza dei "titoli" iniziali. Film grottesco per eccellenza, se piace il genere va' visto assolutamente.
commento di maxpax4567quattro stelle forse sono troppe, ma la tentazione di dargliene cinque è fortissima
commento di kahlzerHa lo stesso gusto folle, sapido e dissacrante di Brazil di Terry Gilliam, forse ancora più "Grand Guignol": se il palato è quello giusto, da guardare assolutamente. Altrimenti lasciare perdere.
commento di paoscaDefinizione azzeccata.... GROTTESCO!!! Voto 4--
commento di BradyDalla prima inquadratura, già non vedevo l'ora che finisse.
commento di andreacontiniUn grottesco particolarissimo fra commedia nera e sprazzi di horror. Storia paradossale, personaggi stravaganti. Uno degli esordi più azzeccati ed originali degli ultimi anni. Da rivalutare.
commento di Utente rimosso (Luke Vacant)Cupo, surreale, grottesco e allo stesso tempo divertente! Chi non l'ha visto dovrebbe correre a guardarlo!
commento di francy1976Estremamente interessante questo piccolo/grande inizio del mio amato Jean-Pierre.
commento di TotororesurrectionEstremamente interessante questo piccolo/grande inizio del mio amato Jean-Pierre.
commento di TotororesurrectionAllucinato oltre ogni immaginazione. Più che un film , un 'opera d'arte, visiva e non. A metà tra un quadro di De Chirico ed una sinfonia di Beethoven, è qualcosa di assolutamente impensabile. Davvero Grandioso.
commento di brandoassolutamente da vedere.
commento di akronteAssolutamente geniale, per tutti i personaggi surrelai e le scene simil-grottesche che si presentano, favoloso!
commento di RageAgainstBerluscaSimpatica commediola grottesca e orrorifica messa in piedi da quel gran personaggio che è Jeunet, piacevole, divertente ma un po limitato. Amelie altro non è che una clonazione aliena di questo film, con un gran risultato.
commento di TotoroCapolavoro del genere grottesco-noir. Un po' Alan Ford, un po' Tartarughe Ninja alla riscossa. Consigliato solo a chi ama lo humor nero surreale. Da segnalare l'uso narrativo (un po' abusato, a dire il vero) dei rumori della vita quotidiana.
commento di zio_ulcera