Espandi menu
cerca
Homicide

Regia di David Mamet vedi scheda film

Recensioni

L'autore

Ted_Bundy1979

Ted_Bundy1979

Iscritto dal 25 dicembre 2023 Vai al suo profilo
  • Seguaci 1
  • Post -
  • Recensioni 88
  • Playlist -
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Homicide

di Ted_Bundy1979
5 stelle

Interessante come tutto il primo periodo registico di Mamet nel giallo-poliziesco(a cui parzialmente ritornerà nel buon "Redbelt"), è però un poliziesco "nè carne nè pesce" con un qualcosa di irrisolto e inefficace, dall'inizio alla fine.

Oggi che lo si può vedere finalmente in HD, parimenti che nel 1992 quando lo vidi la prima volta, anche allora non parve per essere la terza prova direttoriale di Mamet, così "geometricamente perfetto" in fase di sceneggiatura e delineazione dei personaggi, come i suoi due film precedenti.

Anche Joe Mantegna- attore "feticcio" di Mamet-, è bravo certamente, ma il suo detective Gold specialista nella negoziazione di ostaggi della polizia di Baltimora(perché nessuno ricorda che è proprio questo film che darà il via alla lunga e gran bella serie poliziesca baltimoriana "Homicide- Life on the Street s", co-creata da Barry Levinson?), non si capisce o forse è proprio questa la voluta l'intenzione, che personaggio sia.

Roso da qualcosa che si sente in dovere di espiare, accaduto nel suo personale passato? Un'anima a suo modo candida e gentile in un mestiere come il suo, e in un mondo di lupi quale quello di una grande città americana, nel quale abbastanza intelligentemente(dopo una apparente propaganda solita di battute pro-Israele iniziale- "noi ebrei si pensa sempre che esageriamo le cose fino a che non incominciamo ad essere uccisi"-ecc., e della sua lotta per la nascita)Mamet inserisce alla fine pure il gruppo guerrigliero sionista.

Che ha strumentalizzato, usato anche lui Gold facendo leva sul suo essere ebreo, e sui suoi strani come detto prima, ,"sensi di colpa", per poi ricattarlo e indurlo a cedere per consegnare loro la lista "prova", repertata dallo stesso in dipartimento.

Mamet era almeno troppo intelligente e di posizioni politiche non così prevedibili, per fare il solito film hollywoodiano con i buoni ebrei in lotta contro i cattivoni di un gruppo neonazista, ma la parte puramente poliziesca che ha una accelerazione nel finale di espiazione con il personaggio di Ving Rhames, poteva essere sviluppata meglio con il suo inizio di pura azione e una conclusione amara-alla fine la madre del ricercato avrebbe comunque fatto bene a come sempre, non fidarsi della polizia-, seppure offra un buon dialogo fra i due il criminale irrimedibile e che si crede inscalfibile ma tradito, e il poliziotto che vorrebbe riscattarsi salvandolo, di scrittura vistosamente alla Mamet.

Buon protagonista Mantegna, il quale fin dall'inizio con la discussione non ritratta di fronte agli insulti del collega poliziotto nero omosessuale, ci mette dinnanzi ad un personaggio anche ambiguo, enigmatico, forse armato solo di buone intenzioni e animo fondamentalmente positivo(il non voler procedere con la denuncia per aggressione di un poliziotto, da parte del padre che ha sterminato la famiglia, al quale se in Maryland non c'è la pena capitale, andrà bene di finire i suoi giorni in galera), ma che ottiene i risultati opposti alle sue intenzioni, in un mondo Infernale e sempre sull'orlo del precipizio.

E in cui a volte le soluzioni dei casi di omicidio sono più semplici di come appaiono, o vorremmo noi che apparissero per il solito prestigio di scatole della "casa dei giochi" mametiana, perché come diceva John Wintergreen, "la verità e più semplice di come si creda."

 

Ted_Bundy1979

 

 

 

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati