Districando le fila di due casi diversi, l'agente Bob Gold scopre una guerra segreta tra due bande, una filonazista e l'altra sionista. Ebreo di origini, Bob resta coinvolto e partecipa a un attentato a un covo neonazista, ma poi si rifiuta di consegnare al gruppo sionista una lista di nomi. Rimane quindi ferito nel tentativo di vendicare la morte di un altro agente e viene infine radiato dalla polizia.
Note
Un intricato labirinto mentale viene costruito dal commediografo David Mamet, partendo dall'idea terroristico-poliziesca per arrivare alla crisi di identità etnica e culturale. Volutamente ambiguo e disorientante, il film non cerca di ricomporre i conflitti che provoca, ma punta a turbare le coscienze.
la prima parte è un classico del film americano poliziesco anni 80, a livello che oggi ci sognamo, poi Mamet ribalta tutto e punta a ben altro, ma forse c'è qualche taglio di troppo nel montaggio e all'ambizione del messaggio non corrisponde che uno sviluppo vagamente incompiuto, affrettato
un poliziesco strano,che punta poco sulla storia giall o d'azione,ma che cerca di entrare nei personaggi e scrutarli nell'intimo.davvero grande joe mantegna e bellissima la sceneggiatura.non per nulla il film e' firmato mamet. ***1/2
David Mamet e la potenza della parola, lo spessore sempre dominante di una sceneggiatura o di un soggetto, la supremazia indiscussa dello scritto sulla messa in scena, la capacità non comune di rendere appassionante e cinematografico un contesto che si alimenta di altre “regole”, un mondo che deve assimilarne un altro, rendendo lo spettacolo avvincente, fluido e funzionale.… leggi tutto
Interessante come tutto il primo periodo registico di Mamet nel giallo-poliziesco(a cui parzialmente ritornerà nel buon "Redbelt"), è però un poliziesco "nè carne nè pesce" con un qualcosa di irrisolto e inefficace, dall'inizio alla fine.
Oggi che lo si può vedere finalmente in HD, parimenti che nel 1992 quando lo vidi la prima volta, anche allora non… leggi tutto
Interessante come tutto il primo periodo registico di Mamet nel giallo-poliziesco(a cui parzialmente ritornerà nel buon "Redbelt"), è però un poliziesco "nè carne nè pesce" con un qualcosa di irrisolto e inefficace, dall'inizio alla fine.
Oggi che lo si può vedere finalmente in HD, parimenti che nel 1992 quando lo vidi la prima volta, anche allora non…
Il titolo (forse un po' troppo altisonante) di questa playlist ne racchiude il suo scopo: catalogare alcune opere meritevoli (sia classiche che moderne) le quali, per un motivo o per un altro, rischiano di rimanere…
David Mamet e la potenza della parola, lo spessore sempre dominante di una sceneggiatura o di un soggetto, la supremazia indiscussa dello scritto sulla messa in scena, la capacità non comune di rendere appassionante e cinematografico un contesto che si alimenta di altre “regole”, un mondo che deve assimilarne un altro, rendendo lo spettacolo avvincente, fluido e funzionale.…
Dice il saggio: chi sa fa, chi non sa insegna. Di conseguenza nell'instancabile ricerca di una dritta affidabile su film da vedere, stanare, riesumare, regalarsi, ripescare o rivalutare è sempre meglio affidarsi…
Film interessante, all'epoca un po' bistrattato e sottovalutato, di un autore che, quanto meno ad inizio carriera, valeva sempre la pena di vedere. Dietro ad una struttura da giallo, qui si nasconde una moderna quest, con un protagonista che, da ebreo dei nostri tempi, non cerca il Sacro Graal ma le proprie radici.
Se qualcuno ha avuto la fortuna dio leggerlo, può avvicinare, a Homicide,…
David Mamet è un magnifico drammaturgo, tra i più prolifici, eclettici, acclamati e discussi del circuito letterario americano, ma anche sceneggiatore e regista, nonché poeta ed autore di canzoni.…
David Mamet è (stato) uno dei migliori sceneggiatori del cinema americano degli ultimi trent’anni. In questi ultimi anni si è dedicato solo alla regia, ritagliandosi uno spazio come autore di nicchia. L’esordio dietro la macchina da presa risale al 1987 con LA CASA DEI GIOCHI, LE COSE CAMBIANO nel 1988 e nel ’91 HOMICIDE. Bob Gold è un detective ebreo…
Un indagine su un caso banale si trasforma in una spietata autoanalisi.Nominalmente ci troviamo di fronte a un film giallo.Si parla di due indagini parallele ma in realtà l'intrigo delle varie indagini non è l'interesse primario del film.Quello che interessa è ben altro.Come ho già avuto modo di dire il cinema di Mamet è cinema geometrico,di precisione…
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Commenti (2) vedi tutti
la prima parte è un classico del film americano poliziesco anni 80, a livello che oggi ci sognamo, poi Mamet ribalta tutto e punta a ben altro, ma forse c'è qualche taglio di troppo nel montaggio e all'ambizione del messaggio non corrisponde che uno sviluppo vagamente incompiuto, affrettato
commento di carloz5un poliziesco strano,che punta poco sulla storia giall o d'azione,ma che cerca di entrare nei personaggi e scrutarli nell'intimo.davvero grande joe mantegna e bellissima la sceneggiatura.non per nulla il film e' firmato mamet. ***1/2
commento di superficie 213