Regia di Carlo Verdone vedi scheda film
Un anno dopo aver realizzato quello che resta per me il suo miglior film (Compagni di scuola), era veramente difficile mantenersi allo stesso livello. “Il bambino e il poliziotto” non rientra infatti tra le prove migliori di Carlo Verdone, ma ritengo che stroncarlo sia leggermente esagerato. Pur non raccontando una vicenda molto originale, il film si snoda con scioltezza e Carlo recita da par suo. Disgraziatamente, non è assecondato da una troupe di attori all’altezza del compito. L’ambiente della polizia di Stato è descritto con molta approssimazione e lo spazio dedicato ai maledetti buoni sentimenti è effettivamente troppo. Resta però quel grande macchiesttista che sa essere Carlo Verdone, capace di mettere in bocca, a se stesso e agli altri interpreti, dialoghi che non possono non dilettare chi, come me, è suo coetaneo, è vissuto in quella Roma di quegli anni, è passato per il liceo classico, ha amato la stessa musica e lo stesso cinema. Tre immeritate stellette che vengono dal cuore, non dal cervello.
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