Regia di Andrea Barzini vedi scheda film
Quando Moretti in Caro diario prende in giro un certo filone del recente cinema italiano, quello dei bilanci generazionali fallimentari e autocommiseratori, sembra abbia in mente appunto un film come questo, basato sulla vicenda di tre amici (di cui uno con moglie fedifraga) che rivedono la partita del 1970 vent’anni dopo (come il romanzo di Dumas: sembra proprio che questo sia il tempo necessario a vedere le cose con obiettività) e misurano la distanza fra ciò che sognavano di essere e ciò che purtroppo sono diventati. Rimpianti, accuse reciproche, sfoghi, recriminazioni, ma alla fine ci si riconcilia in nome della solidarietà dei tempi andati. Tutto un po’ risaputo.
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