Trama
Il dr. Kuzumi (Toshio Hosokawa) e la moglie Yoriko (Yuriko Ejima) ritornano al paese natale di lei per aiutarla a riprendersi dalla tubercolosi in un clima più favorevole. Appena varcato il cancello della casa che verrà trasformata in clinica, Yoriko viene terrorizzata dall'incontro con una vecchia che scompare subito dopo. Quando la casa di cura inizia la sua attività, Yoriko rivede la vecchia, che stavolta tenta di ucciderla. Dapprima il marito imputa allo stato della moglie quelle che crede essere semplici allucinazioni, ma poi è costretto dagli eventi a chiedere spiegazioni e aiuto all'abate del villaggio. Questi racconta la storia, accaduta secoli prima, di Lord Shogen (Takashi Wada), un signorotto che uccise un giovane e onesto insegnante di Go [gli scacchi giapponesi] (Ryûzaburô Nakamura), e di come ne violentò la madre cieca (Fumiko Miyata) poco dopo. La donna, incapace di reggere al dolore e all'umiliazione, si uccise, ma prima di morire, trasferì nel suo adorato gatto la sua volontà di vendetta, trasformandolo in uno strumento capace di portare la sua maledizione su Lord Shogen e su tutti i suoi discendenti.
Note
Vero specialista del genere, Nobuo Nakagawa, uno dei padri fondatori dell'horror giapponese, affida al b/n il compito di ricreare l'angoscioso presente, mentre ricorre al colore per descrivere il lungo racconto dell'abate.
Il film, la cui colonna sonora è opera di Michiaki Watanabe, è noto anche col titolo Black Cat Mansion.
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Commenti (1) vedi tutti
Il film di Nakagawa contempla tanto le esigenze di una produzione seriale che minimizza i costi e massimizza l'originalità delle soluzioni tecniche, quanto quelle di una specificità autoctona che contamina i modelli occidentali di riferimento con la più riconoscibile tradizione del kaidan legato al mito della donna gatto ancora tanto in voga.
leggi la recensione completa di maurizio73