Regia di Ricky Tognazzi vedi scheda film
Ultrà è uno degli ultimi, intensi esempi di cinema civile italiano. La vocazione nostrana in questo filone comporta una dimensione spettacolare che non rinuncia alla denuncia: un genere in cui, per almeno un decennio e non oltre, ha dato ottimi segnali (La scorta, Vite strozzate). Descrive, in maniera asciutta, dura e verosimile, il malessere prevalentemente proletario di chi attende la domenica per tifare allo stadio la propria squadra. In particolare, gli ultras mossi da sentimenti di violenza ed odio nei confronti dell’avversario. Non è un film completamente accusatorio: se il personaggio del perfetto Claudio Amendola è il più esagitato e fastidiosamente affascinante, è quello di Ricky Memphis, straordinaria rivelazione, ad umanizzare la figura del tifoso borgataro. Calzante la sceneggiatura scritta dal regista assieme a Simona Izzo e Graziano Diana, capace di sintonizzare il film su una crudezza tanto nel linguaggio quanto nelle immagini, fornendo un ritratto duro e sincero attorno ad un mondo spesso incomprensibile ai non fanatici del calcio. Indovinatissima la colonna sonora di Antonello Venditti, cantore di Roma.
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