Regia di Carol Reed vedi scheda film
"Questa storia si svolge su uno scenario di agitazione politica di una città dell'Irlanda del Nord.Non riguarda la lotta tra le legge e un'organizzazione illegale,ma piuttosto il conflitto nei cuori delle persone involontariamente coinvolte." (Carol Reed)
Un piano sequenza aereo riprende dall'alto Belfast (mai nominata,ma topograficamente riconoscibile) e scende a inquadrare il campanile di una chiesa che batte il mezzogiorno.
Un gruppo di uomini di un'organizzazione politica (anche questa non nominata,ma chiaramente identificabile con l'IRA),raccolti in una piccola stanza ,stanno definendo gli ultimi dettagli di una rapina ad una fabbrica.Il denaro servirà per la causa e per aiutare la moglie di un compagno detenuto.
Johnny Mc Queen (James Mason),il capo dell'organizzazione,era fuggito da una prigione dove scontava diciassette anni di carcere per contrabbando di armi e da sei mesi è nascosto in casa di Kathleen (Kathleen Ryan),simpatizzante del movimento e sua carissima amica. Data la lunga clandestinità,i compagni non giudicano il loro capo idoneo per la rapina e vorrebbero sostituirlo,ma Johnny non accetta e raccomanda a tutti di non usare nessuna violenza.
Ma all'uscita dalla fabbrica,dove hanno trafugato molto denaro,Johnny,accecato dalla luce del sole,alla quale non è più abituato viene bloccato da un cassiere.
Alla lotta tra i due uomini seguono due colpi di pistola.Johnny è gravemente ferito a un braccio,ma il cassiere è stato incidentalmente ucciso.
Salito malamente sulla macchina in corsa di due dei suoi complici,Johnny scivola e cade in strada.I compagni,dopo qualche esitazione,lo abbandonano vigliaccamente,mentre la polizia incomincia a perquisire auto e persone.
Il fuggiasco,stremato dal dolore della ferita si nasconde in un rifugio antiaereo e inizia la sua disperata fuga dai poliziotti che gli danno la caccia,mentre i due compagni che l'hanno tradito,vengono denunciati da una vecchia strozzina presso cui si erano rifugiati.
Kathleen apprende con sgomento il destino di Johnny e vorrebbe correre subito a cercarlo,ma anche la sua casa viene perquisita e un poliziotto l'accusa di complicità. e la controlla.
"Odd man out",straordinario noir di Carol Reed,che nel ritmo febbrile e incalzante,nelle cupe atmosfere ricreate con molta suggestione dallo splendido bianco e nero di Robert Krasker,nella perfetta costruzione narrativa,nell'ottima sceneggiatura di F.L.Green,tratta dal suo stesso omonimo racconto,attinge agli stilemi classici del genere,come quelli della fatalità del caso e dell'ineluttabilità del destino,primo film di un'ideale trilogia che anticipa nel tema del tradimento i successivi "Idolo infranto" (1948) e "Il terzo uomo" (1949).
Il disperato vagabondaggio di Johnny Mac Queen,in cerca di aiuto e protezione,offre il pretesto per delineare una serie di personaggi che si trovano a porsi un dilemma morale. o semplicemente pratico.Abbandonarlo a se stesso o prestargli aiuto? Nasconderlo o metterlo nelle mani della polizia che offre una taglia di mille sterline?
Dalla bambina che inseguendo il suo pallone lo scopre ferito e sofferente nel rifugio antiaereo,e gli offre la complicità del suo silenzio,ai due fidanzati alla ricerca di un pò di intimità,che non vogliono avere fastidi,alle due infermiere (forse le le figure più compassionevoli in questa carrellata di variegata umanità curiosa,indifferente o interessata al compenso in denaro) che gli prestano amorevolmente soccorso,al pittore fallito che vorrebbe ritrarlo ormai agonizzante, per creare l'opera della sua vita,al vecchio Shell (F.J. McCormick) che scopertolo in fin di vita in un nascondiglio,vorrebbe contrattare la sua consegna con Padre Tom,il sacerdote del quartiere.
Ed è proprio nel confronto finale tra padre Tom,Kathleen e l'ispettore di polizia,che si esplicitano tre approcci differenti allo stesso problema morale.
La ragazza che sostiene la causa ed è innamorata di Johnny,agisce in nome del sentimento - "La mia fede è nell'amore." - il sacerdote,umano ma pavido è legato ad un principio cattolico della giustizia - "Ha ucciso un uomo e deve pagare." - il poliziotto invece non ragiona in termini etici,ma secondo le norme della legalità che ritiene corrette - "Non ci sono buoni nè cattivi,ma solo colpevoli o innocenti."
Sarà Kathleen,prima nell'illusione di una fuga per nave, poi nella consapevolezza dell'approssimarsi dell'epilogo a fare la scelta più generosa,appassionata e inevitabile.
Grande performance di James Mason,che in una Belfast gelida,livida e piovosa,ci rende compartecipi spettatori del suo delirio e della sua sofferenza fisica e morale," in un vero incubo urbano,in una caccia tragica fatalmente segnata."
"Il Fuggiasco ha quella simmetria,quella perfezione di costruzione,quella pienezza delle grandi opere di poesia tragica:in termini di estetica cinematografica è una vera opera d'arte." ( Bianco & Nero,Novembre 1950,N.11 ).
Il commento musicale è affidato alle note vibranti e drammatiche della bellissima colonna sonora di Wiiliam Alwyn.
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