Trama
La ricca Kinuko (Yôko Tsukasa) investe il piccolo Takeshi, ma decide di non fermarsi a soccorrerlo, perchè in compagnia dell'amante e quindi timorosa di far scoprire la sua relazione al marito (Eitarô Ozawa), capo di un'importante azienda. Dell'accaduto, questi apprende solo che la donna non si è fermata perchè colta dal panico e chiede ad un impiegato di assumersi la responsabilità del gesto. Questi accetta, e la legge lo condanna ad una pena mite, nonostante il bambino sia morto, ma Kuniko (Hideko Takamine), la madre di Takeshi, scopre da una testimone oculare che la macchina era guidata da una donna. I suoi sospetti cadono così su Kinuko che, appresa nel frattempo della morte del bambino, è caduta preda del rimorso. Per riuscire ad avvicinarla e vendicarsi, la donna decide di impiegarsi in un'impresa di pulizie dei cui servizi usufruisce la facoltosa famiglia. Guadagnatasi la fiducia della ricca signora, Kuniko medita di eliminarne il figlioletto per far soffrire Kinuko come lei stessa ha sofferto, ma sopraffatta dal desiderio di vendicarsi, dimentica che, sepolto sotto l'odio e il dolore, batte ancora il cuore di una madre che vuole amare, non uccidere.
Note
Mikio Naruse alla sua penultima fatica mette in scena un noir che riguarda più i chiaroscuri dei sentimenti che dilaniano le due madri disperate, che non la storia nera che racconta.
La suggestiva colonna sonora è di Masaru Satô, mentre la musica pianistica che si sente è l'impromptu D.935 N.3 di Schubert.
Il film è noto anche come Moment of Terror.
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