Regia di Michael Cimino vedi scheda film
Michael, per sfuggire alla condanna per omicidio, evade col fratello e un altro complice e cerca rifugio nella casa della famiglia Cornell, prendendola in ostaggio.
Da un lato ci sono le tensioni di criminali che hanno ben poco da perdere, dall'altro le paure di una famiglia i cui componenti sono però divisi da egoismi e diffidenze reciproche...
Questo remake dell'opera del 1955 di William Wyler riesce a scontentare su tutti i fronti.
Su quello degli attori, prima di tutto Rourke, la scelta non pare azzeccata per capacità espressiva e personalità sulla scena.
Su quello del soggetto, per la incongruenza di scene o azioni da parte del gruppo di criminali così come gli atteggiamenti palesemente insulsi da parte della famiglia. Così come anche gratuita e artificiosa appare la scelta di inserire tensione sessuale a buon mercato, esibendo il seno di Kelly Lynch anche fuori contesto.
Insomma un film che dopo quei magnifici 10 anni che avevano visto venir fuori lavori come Il Cacciatore, L'anno del Dragone e Il Siciliano segna l'inizio del declino del Regista.
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