Regia di Michael Cimino vedi scheda film
Remake del film omonimo diretto da Wyler nel 1955. La sostanza resta invariata: un probo cittadino difende il suo territorio dall’intrusione di un fuorilegge incallito (lì erano March e Bogart, qui sono Hopkins e Rourke: due coppie ugualmente ben assortite). A parte qualche modifica di minore entità (il trucco della pistola scarica viene messo in atto con la moglie anziché col ragazzino, il fidanzato della figlia passa a prenderla di sua iniziativa e non per un accordo con la polizia), le novità principali sono due: 1) La famiglia costretta a ospitare i malviventi non è un modello di concordia, anzi sta per sfasciarsi; il che, però, accentua il ritorno all’ordine del finale, nel quale i due coniugi superano la loro crisi matrimoniale. 2) L’introduzione dei personaggi dell’avvocatessa Kelly Lynch e della tostissima agente FBI Lindsay Crouse comporta un maggiore spazio concesso all’azione e alle scene in esterno: si perde così la compattezza data dall’unità di luogo. Insomma, è un film piuttosto diverso dall’originale: meno psicologia e più adrenalina.
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