Regia di Michael Cimino vedi scheda film
Trentacinque anni dopo il classico di Wyler,Michael Cimino riprende il soggetto con i tre evasi che si rinchiudono in una casa,abitata da una famiglia-bene in cui l'ipocrisia regna e la nevrosi è appena controllata.Cimino è un regista da spazi ampi,per cui gli esterni sono di piu'che nell'originale,non a caso le scene migliori sono quelle della fuga di Mickey Rourke con l'avvocato Kelly Lynche,con la quale ha un torbido legame,e il braccaggio di uno dei complici del protagonista da parte della polizia e la conseguente uccisione dello stesso in riva a un ruscello.L'autore de "L'anno del dragone" ritenta l'accoppiata con Rourke,ma questo remake non funziona a dovere:il film ha il fiato corto,e spesso accade(cosa negativa soprattutto per un thriller che una vaga noia serpeggi,e le psicologie dei personaggi siano confuse o mal sviluppate.E'un peccato che Michael Cimino sprechi un talento come il suo,tra i piu'originali del cinema americano degli ultimi trent'anni:sa come far montare la tensione,compie con la macchina da presa movimenti affascinanti,e sceglie attori e ruoli giusti.Ma perche'rivisitare un classico di Hollywood se non si sa tirarne altro fuori?
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