Trama
Dopo aver commesso un crimine, Dave scappa via con la fidanzata di suo fratello Kenny, Sylvie, mentre proprio Kenny viene arrestato e trascorre in prigione quattro anni. Quando Kenny torna libero, sforzandosi di restare sulla retta via, Dave e Sylvie vivono insieme ma lottano per mantenere segreta la loro relazione. Ben presto, il passato tornerà a bussare alle loro porto e, pur di fronte al diniego di Sylvie, Kenny non è disposto ad accettare che tra loro due sia finita.
Approfondimento
LE ARDENNE: DUE FRATELLI AI MARGINI E UN TRIANGOLO AMOROSO
Diretto da Robin Pront (alla sua opera prima) e sceneggiato dal regista con Jeroen Perceval, Le Ardenne ha inizio con una rapina andata a male. Dave riesce a scappare ma il fratello Kenneth viene arrestato e sconta quattro anni di prigione. Una volta tornato in libertà, Kenneth con il suo temperamento violento vorrebbe riprendersi in mano la vita che aveva lasciato fuori e, sopra ogni altra cosa, è determinato a riconquistare la fidanzata Sylvie. Non sa che nel frattempo Dave e Sylvie si sono innamorati e che insieme tentano di vivere un'esistenza tranquilla. Per Kenneth scoprire la verità potrebbe dunque trasformarsi in una questione di conti da regolare con chi lo ha "tradito".
Con la direzione della fotografia di Robrecht Heyvaert, le scenografie di Geert Paredis, i costumi di Catherine Van Bree e le musiche di Robil Rahantoeknam, Le Ardenne viene così spiegato dal regista: «La storia si sviluppa come un thriller che raggiunge il suo culmine nelle Ardenne, nella regione meridionale francofona del Belgio. Volevo esplorare il tema della fedeltà tra fratelli concentrandomi in particolar modo sull'ambiente violentissimo in cui vivono. Si tratta di un tema ricorrente nei miei precedenti cortometraggi: i miei personaggi agiscono in base a norme e valori lontani da ciò che è considerato normale e vivono in un mondo in cui la violenza è l'unica soluzione e in cui le droghe sono costantemente presenti. Ho sempre avuto una certa affinità con coloro che vivono ai margini della società e che, consapevolmente o meno, puntano sempre all'estremo. Nonostante il clima dark della storia, ho cercato sempre di rendere le situazioni tollerabili ricorrendo all'umorismo, anche se a volte sembra fuori luogo.
Il complesso triangolo amoroso tra Dave, Sylvie e Kenneth, è essenziale per Le Ardenne, è il suo nucleo centrale. Nessuno dei tre è soddisfatto della situazione che vive, anche se è facile intravedere in Kenneth il cattivo ragazzo del caso. Volevo esplorare grazie al triangolo le zone intermedie tra bene e male e chiedermi perché le persone sono come sono e fanno quello che fanno.
Il film è un adattamento dell'omonima pièce teatrale di Jeroen Perceval che ha avuto un enorme successo in Belgio. Ho scritto la sceneggiatura con lui, che recita anche nei panni di Dave. Rispetto ai miei cortometraggi in cui per via del caos la camera si muoveva molto, ho lasciato "respirare" i personaggi e le immagini prima di arrivare a un terzo atto, ambientato in una foresta di pini molto scura di cui è possibile percepire l'isolamento e il buio».
I PERSONAGGI PRINCIPALI
Le Ardenne tratta fondamentalmente della paura del rifiuto da parte degli altri ponendo dilemmi morali sui limiti della lealtà fraterna, sul razzismo, sull'incapacità di gestire l'amore con sensibilità e sulla dipendenza. Parla, in definitiva, della rabbia incontrollabile, del destino e di come la stessa rabbia si ritorca contro noi stessi e su coloro che amiamo.
Protagonisti sono i due fratelli Dave e Kenneth, ognuno a suo modo innamorato di Sylvie. Interpretato da Jeroen Perceval, Dave è un uomo introverso e misterioso: dietro l'aspetto da macho, si nasconde un uomo cresciuto con l'idea che il silenzio è d'oro. Da sempre molto vicino al fratello, non avrebbe mai voluto deluderlo. Kenneth, invece, ha il volto di Kevin Janssens. Dei due, è il fratello maggiore ed è il più pericoloso. Molto pretenzioso, è impulsivo e soffre di un complesso di inferiorità, accumulando con il tempo parecchia frustrazione e comportamenti più stupidi di quanto in realtà egli sia.
Con il volto di Veerle Baetens, Sylvie è il vero ago della bilancia. Donna molto bella con poca fiducia in se stessa e negli altri, è sempre stata affascinata dai cattivi ragazzi come Kenneth, che l'ha condotta verso un ripido pendio di delinquenza e piccoli crimini. Come i due fratelli, dipende dalle droghe in cui cerca sollievo.
Accanto ai tre si muove la figura di Stef, supportato da Jan Bijvoet. Misterioso compagno di cella di Kenneth, è a capo di un piccolo affare macabro e preferisce essere lasciato da solo. La sua visione della vita è davvero particolare e nella sua esistenza non c'è spazio per le donne. Dietro un sorriso sempre stampato in faccia, nasconde una personalità pericolosa che non teme nemmeno la morte.
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Commenti (6) vedi tutti
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leggi la recensione completa di laulillaFilm asciutto con personaggi scolpiti nella loro disperazione e con nessuna possibilità di redenzione
leggi la recensione completa di siro17Un noir fratricida in salsa fiamminga in cui si americaneggia un po', tra ex galeotti, femmes fatales ed un passato irredento che torna a bussare alla porta di mammà; poi il livore e le perversioni che agitano il sonno dei belgi degenerano in un melodramma degli eccessi che reclama un tributo di sangue quasi d'ordinanza.
commento di maurizio73Un'opera notevole, assolutamente notevole.
leggi la recensione completa di Carlo Cerutibuona fattura e ottimi interpreti in un film dal finale forse un po' troppo frettoloso. la "maschera" di Jan Bijvoet, già ammirato in Borgman e El Abrazo de la serpiente è degna di un film di Herzog.
commento di giovenostaGrigio triangolo fiammingo, due fratelli semi-galeotti si condentono una ex-tossica. Saranno le Ardenne a risolvere l'intrigo, ma non ne uscirà bene nessuno. Cit.:"Sai perché ho smesso di venirti a trovare? Perché ogni volta che vedevo la tua faccia pensavo a tutte le scelte sbagliate che ho fatto e che ora mi fanno lavorare qui col culo scoperto".
commento di tricker