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Ore disperate

Regia di William Wyler vedi scheda film

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La recensione su Ore disperate

di Antisistema
8 stelle

William Wyler è stato uno dei registi più geniali che abbiano lavorato ad Hollywood; vincitore di 3 oscar alla miglior regia e avente una carriera di oltre 40 anni a livelli elevati. Regista capace di notevole eclettismo, capace di passare con disinvoltura dal noir al melodramma sino all'epico, tutti con bei risultati. I suoi film più famosi sono Vacanze Romane (1953) e Ben-Hur (1959), ma come nella maggior parte dei casi, non sono i film migliori del regista che amava esaltarsi quando si ritrovava a girare film drammatici e pellicole ambientate in luoghi chiusi o con location limitate; Ore Disperate (1955) appartiene al secondo filone.

 

Humphrey Bogart, Richard Eyer, Fredric March

Ore disperate (1955): Humphrey Bogart, Richard Eyer, Fredric March

 

Dopo il grosso successo di pubblico e critica di Vacanze Romane (ma freddamente accolto dai critici europei), Wyler sceglie di ripiegare su un piccolo thriller/poliziesco da camera vista l'ambientazione al 90 % in un unico luogo, una casa a due piani appartartenente ad una famiglia borghese per bene composya da 4 componenti che si ritrova a dover fronteggiare 3 criminali appena evasi capitanati da Glenn Griffin (Humprey Bogart) che li tengono in ostaggio. 

Wyler più che sulla famiglia, decide di concentrarsi sui criminali e sul dualismo-antagonismo tra Griffin e il padre di famiglia Dan Hilliard (Fredrich March).

Wyler più che sulla famiglia borghese, mira a conferire dignità umana ai criminali, vittime di un sistema benpensante che li vede come pura e semplice feccia che deve essere tenuta fuori dalla società civile e dai posti rispettabili (vedasi il rottame della bicicletta lasciato fuori casa e che nessuno si prende la briga di portarlo dentro). Più che sull'azione, Wyler si concentra sulle psicologie tra i personaggi e l'atmosfera divperenne oppressione che si instaura tra le mura della casa, per via della convivenza forzata. Il terrore si insinua nei personaggi

 

Humphrey Bogart, Mary Murphy

Ore disperate (1955): Humphrey Bogart, Mary Murphy

 

La regia di Wyler è una delle più sobrie ed efficaci, capace di azzeccare sempre il posizionamento della macchina da presa e conferire il giusto ritmo al film con il montaggio. Il regista da sempre abile ad evitare da teatralità nei suoi film, riesce sempre a trovare espedienti interessanti come l'uso dei soffitti e l'utilizzo della profondità di campo per dare maggior senso cinematografico alla messa in scena. La scena più riuscita di tali abilità tecniche, può riscontrarsi nella telefonata della figlia maggiore al fidanzato e la mdp dal basso inquadra mettendo a fuoco i personaggi in primo piano e quelli in lontananza situati al secondo piano.

 

Humphrey Bogart, Martha Scott, Mary Murphy, Fredric March

Ore disperate (1955): Humphrey Bogart, Martha Scott, Mary Murphy, Fredric March

 

Pezzo forte di Wyler è l'accorta direzione degli attori; Bogart già con evidenti sintomi del cancro che lo avrebbe ucciso di lì a poco, risulta credibile come criminale e la malattia dell'attore non fa' altro che rendere tangibile le privazioni che tale uomo ha subito nel duro regime carcerario. Bogart dà vita ad un crimimale carismatico, psicologicamente un passo avanti a tutti e dalla grande intelligenza, non scedendo in facili stereotipi interpretativi, in sostanza dà vita ad una delle sue migliori interpretazioni; mentre March conferma la sua fama di grandissimo attore sottovalutato e sbozza un eccellente interpretazione di un padre che deve combattere su due fronti, contro i criminali e poi nel tenere a bada l'irruenza dei suoi familiari.

Ore Disperate al giorno d'oggi è un film ancora efficace, magari con un po' di polvere accumulata sopra e un finale un po' consolatorio (ma siamo a metà anni 50'), ma alla fine ottimo. C'è di sicuro più Wyler qui che in Ben-Hur e Vacanze Romane messi insieme. Pellicola rifatta nel 1990 mediocremente da Cimino, con Rourke e Hopkins come protagonisti e assolutamente ridicoli in confronto a Bogart e March.

 

Humphrey Bogart

Ore disperate (1955): Humphrey Bogart

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