Regia di Antoine Fuqua vedi scheda film
Difficile riuscire a tenere testa alla caratura mitologica dell'originale di John Sturges, in realtà più storiografico che effettivo, e difatti il film di Antoine Fuqua si rivela, nonostante la sceneggiatura a quattro mani di Nic Pizzolatto e Richard Wenk, un western roboante e particolarmente violento (oltre che politicamente corretto) ma totalmente incapace di reggerne il confronto.
Tutt'altro che originale, il film ha una buona apertura, particolarmente efferata e violenta, ma presto la narrazione perde incisività e rigore trasformandosi in una rutilante e confusionaria sarabanda di sparatorie ed esplosioni piuttosto inutili, con personaggi didascalici e senza un qualsiasi approfondimento psicologico.
Denzel Washington regge dignitosamente la parte ma con la sensualissima Haley Bennett e il personaggio interpretato da Vincent D'Onofrio (Chris Pratt spero non rimanga incastrato sempre nel solo personaggio di eroe simpatico e cazzaro) non sono certamente sufficienti a salvare un'operazione anacronistica nella sua inadeguatezza e che ha l'unica nota positiva di dare nuovamente spazio al genere western, per quanto difficile dire come operazioni del genere possano, per il genere, risultare in realtà più deleterie che altro.
Purtroppo.
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