Regia di Mel Brooks vedi scheda film
Demenziale fino al midollo, Balle spaziali è forse l'opera più smaccatamente 'semplice', più evidentemente diretta a un pubblico vasto e privo di particolari pretese – se non quella sacrosanta di ridere – firmata dal gigantesco Mel Brooks nella sua carriera. Balle spaziali riprende (e tortura) Guerre stellari e più in generale il genere fantascienza (vi sono citazioni chiaramente riconoscibili, per es., anche di Alien e de Il pianeta delle scimmie), offrendo un'altra occasione a Brooks per ironizzare sul mondo e, in questa pellicola in modo particolare, sui meccanismi del cinema. Tra trovate geniali (la scena della videocassetta del film già finito) e lampi comici 'di pancia' (i nomi dei personaggi: Barf, Asshole, etc.), le gag si avvicendano inesauribili; la trama è in pratica un delirio sconnesso che gode però di ottimi momenti in cui è realmente impossibile resistere alla risata, anche se ogni tanto si declina nel prevedibile o nell'infantile, cercando – come dichiarato dallo stesso autore – l'accoglienza di un pubblico il più ampio possibile. Un'ora e mezza senza pensieri, oltretutto con buonissimi interpreti come John Candy, Bill Pullman, Daphne Zuniga, Dick Van Patten, Rick Moranis, George Wyner, Michael Winslow e lo stesso Brooks. Che scrive la sceneggiatura avvalendosi di Thomas Meehan e Ronny Graham come coautori. 6,5/10.
Il tiranno di un pianeta in carenza di aria organizza il rapimento di una principessa di un altro pianeta, per barattarla con il prezioso elemento. Il sovrano, padre della principessa, manda un avventuriero e il suo fedele scudiero uomo-cane a recuperare la ragazza. Serie di disavventure inverosimili, lieto fine assicurato.
(Re-visione 23/04/2022)
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