Regia di Carlo Verdone vedi scheda film
I due carabinieri è uno dei primi film di Verdone - sia come interprete che come regista - e appartiene di diritto alla fase 'caratterista' dell'attore romano; in particolare qui il ruolo che Verdone (anche sceneggiatore insieme alla premiata coppia Benvenuti / De Bernardi) sceglie per sè è quello, ormai classico, del 'buon burino', umile e ingenuo ragazzotto roman(esc)o dal cuore d'oro, che si lascia travolgere dagli altri e dal destino. I limiti di regia sono i consueti, con un Montesano strabordante che prende la scena a più riprese e una spalla come Boldi che forse avrebbe meritato maggior spazio; a proposito dei limiti di regia, si veda la scena in cui Boldi muore esplodendo con un'autobomba: la si veda per comprenderli meglio. Ruoli laterali anche per Marisa Solinas e John Steiner. I due carabinieri è sostanzialmente una raccolta di sketch basati su un duo (e a volte trio) che non funziona mai appieno - nonostante le buone doti dei singoli interpreti - e dalla trama dotata di un andamento pilotato verso il lieto/sorridente finale; l'azione è moscia, la parte sentimentale è blanda, le risate sono quasi sempre sforzate - e quest'ultima è la constatazione peggiore del caso. 3,5/10.
Il corso per diventare carabinieri cementa l'amicizia fra Marino e Glauco, molto diversi fra loro, ma destinati a diventare al termine del corso colleghi e a condividere disavventure, pericoli e anche una ragazza.
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