Regia di Mia Hansen-Løve vedi scheda film
La scena più bella di “Le cose che verranno”….. sicuramente la fuga di una bellissima gatta nera e sovrappeso Pandora che segue i propri istinti animaleschi, ma che poi torna dalla nostra protagonista Nathalie Chazeaux interpretata da Isabelle Huppert.
Le cose che verranno Francia/Germania 2016 la trama: Nathalie insegna filosofia in un liceo parigino, ma per lei non si tratta solo di un lavoro, ma una vera e propria missione. Ha un passato permeato di idealismo giovanile, ora desidera insegnare agli studenti come usare la propria testa, gli fa leggere libri filosofici che stimolano il confronto e la discussione. La sua vita scorre tranquilla tra il marito, i due figli allevati nel lusso, una madre depressa con manie suicide ex modella che necessita di attenzioni continue e la sua concentrazione sul pensiero filosofico. Ma un giorno improvvisamente tutto cambia, il marito gli annuncia pressato dalla figlia una nuova relazione e la lascia, la madre muore in una struttura per anziani e Nathalie si trova libera da vincoli familiari, ma vogliosa di sperimentare da donna molto intelligente nuove situazioni ed emozioni e così vive una fase di sperimentazione e scopre che vivere alla giornata non è poi così male. La recensione: Le cose che verranno (L'avenir) è un film diretto da Mia Hansen-Løve. Distribuito in Italia da Satine Film. Fotografia di Denis Lenoir. Film presentato al 34 Torino film festival. Adoro come immagino ogni appassionato di bel cinema Isabelle Huppert attrice magnifica interprete di moltissimi film a cominciare dal folgorante inizio con il suo debutto nel 1977 con “La merlettaia” dello svizzero Claude Goretta, proseguita l’anno seguente nel 1978 al festival del cinema di Cannes con uno dei più inquietanti film di Claude Chabrol “Violette Nozière” la storia di una criminale francese interpretata in modo sublime da Isabelle Huppert e proseguita nel corso degli anni fino ai giorni nostri di un’attrice tra le più grandi di tutti i tempi. In questo film ottimamente diretto dall’ex attrice Mia Hansen-Løve recita in modo essenziale una donna borghese over 50 che subisce diversi traumi capaci di incidere sulla sua esistenza e cambiarle la prospettiva di vita. Un film ordinario recitato in modo straordinario, con una buona sceneggiatura, dialoghi algidi ed un ritmo lento, ma non noioso, perché il film relativamente breve cattura l’attenzione dello spettatore dalla prima immagine all’ultima, con scene ben articolate sia negli interni ripresi dalla mdp di case lussuose, che negli esterni ben filmati e fotografati in modo mirabile. Isabelle Huppert attrice di “troppa” classe incide in modo indelebile con il suo sguardo l’intera pellicola. Molto bravo anche Roman Kolinka nel ruolo importante del suo ex studente intellettuale Fabien, Edith Scob che interpreta il ruolo di Yvette Lavastre la madre “complicata”, ed il marito intellettuale come lei il fedifrago André Marcon nel ruolo di Heinz. Lo scorrere della vita e tutte le sue improvvise deviazioni, che generano emozioni diverse e da gestire in modo personale. Il film e la rappresentazione di queste vite borghesi collegate, con le ramificazioni dei rapporti esterni, in una regia asciutta e senza fronzoli. La narrazione ha un suo stile ed un suo marchio personale ed autoriale, ma ripeto tutto è lineare e non appare forzato, anzi molto naturale, sembra vita vera “snob” filmata. Una pellicola che mi sento di consigliare, una pregevole perla in una collana di interpretazioni alcune memorabili di un’attrice Isabelle Huppert, che non ci stancheremo mai di ammirare. Lunga vita a questa donna straordinaria, che con la sua classe ha migliorato la qualità della passione del vero innamorato del cinema, come me e come tanti altri come me. Interpreti e personaggi Isabelle Huppert: Nathalie Chazeaux André Marcon: Heinz Roman Kolinka: Fabien Édith Scob: Yvette Lavastre Sarah Le Picard: Chloe Solal Forte: Johann
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