Regia di Umberto Lenzi vedi scheda film
Thriller/horror "all'americana" per Umberto Lenzi, che utilizza qui il non nuovo pseudonimo Humphrey Humbert. Negli anni Ottanta il cinema di genere nostrano cercò di rimanere a galla riciclando idee e stereotipi statunitensi e mettendoli in pratica a basso o bassissimo costo, con risultati prevedibilmente modesti; qui Lenzi - anche autore della sceneggiatura, insieme a Olga Pehar - scimmiotta gli horror ambientati nella quieta provincia a stelle e strisce imbastendo una storia di sesso e violenza che fa acqua da tutte le parti. A cominciare dai personaggi, privi di sufficiente psicologia, e dai dialoghi bolsi, per arrivare allo svolgimento prevedibile e non privo di palesi falle logiche; la fattura è degna del nome del regista, cioè accettabilissima, ma l'unica cosa che fa paura realmente della pellicola è la sua mancanza di contenuti, o quantomeno - dato il genere - di contenuti credibili e/o spaventosi. Anche la scelta come protagonista di Joe Balogh, quasi esordiente e destinato a scomparire in fretta dal mondo del cinema, lascia a desiderare; già meglio la coprotagonista Josie Bissett, 19enne all'effettivo debutto; nel cast mancano comunque i nomi di sia pur minimo richiamo, persino i classici caratteristi sgangherati del 'genere'. Presumibilmente tutto il budget è stato impiegato per ambientare in terra americana le riprese. In definitiva, per capirci: uno dei cinque film girati da Lenzi nel 1989. 2,5/10.
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