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Dirty Dancing. Balli proibiti

Regia di Emile Ardolino vedi scheda film

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La recensione su Dirty Dancing. Balli proibiti

di 79DetectiveNoir
4 stelle

Un film irrazionalmente asceso fra i maggiori successi di tutti i tempi. Insomma, film valido, invalido come molti di voi, incapaci di ballare ma soprattutto pensare, oppure una mezza ciofeca come Jennifer Grey. Un film cioè bruttino ma che piace?

Patrick Swayze, Jennifer Grey

Dirty Dancing. Balli proibiti (1987): Patrick Swayze, Jennifer Grey

Patrick Swayze, Jennifer Grey

Dirty Dancing. Balli proibiti (1987): Patrick Swayze, Jennifer Grey

Patrick Swayze

Dirty Dancing. Balli proibiti (1987): Patrick Swayze

 

Ebbene, oggi recensiamo brevissimamente Dirty Dancing, un film che, nel bene e nel male, non ha oramai più bisogno di presentazioni, in quanto visto, stravisto, venerato, adorato e amatissimo dal pubblico mondiale di più d’una generazione. Il cui vasto apprezzamento è però sempre stato in antitesi, spesso, con una Critica che invece nei suoi riguardi non gli è mai stata benevola, bistrattandolo infatti oltremodo, perfino ridicolizzandolo a dismisura. E giudicandolo una pellicola irrisoria e assai mediocre.

Un film, Dirty Dancing, epocale e imprescindibile, a prescindere (scusate il voluto gioco di parole) da come la si pensi in merito. Ché comunque, tralasciando i discutibili gusti di chicchessia, sin dai tempi della sua uscita, avvenuta nell’87, evidenziamolo nuovamente, riscosse un successo clamoroso e stratosferico. E, a tutt’oggi, inspiegabilmente o in virtù di strane, cabalistiche sue ascendenze quasi ancestrali, sebbene giustappunto irrazionali, a ogni suo passaggio televisivo e a ogni sua nuova visione, totalizza impressionanti visualizzazioni da capogiro veramente incredibili.

Diretto dal compianto regista italoamericano Emile Ardolino (Sister Act - Una svitata in abito da suora), su soggetto e sceneggiatura originale di Eleanor Bergstein, Dirty Dancing dura circa un’ora e quaranta minuti e la canzone che fa da traino alla soundtrack, cioè l’inflazionatissima (I’ve Had) The Time of My Life, cantata dal duo formato da Bill Medley & Jennifer Warner, oltre a essere entrata immantinente nell’immaginario musicale della gente, vinse il Golden Globe.

Secondo il severo critico Paolo Mereghetti, Dirty Dancing altri non è un che film alquanto becero e ascrivibile solamente a un periodo modaiolo. Poiché, nel suo celebre Dizionario dei Film, la sua recensione è impietosa, ne rimane immutabile, mai riveduta né da lui forse non ravvedutosi, la sua stroncatura fortissima, da lui sintetizzata in modo estremamente conciso, più che altro lapidario in senso prettamente negativo. Un’opinione, la sua, apodittica, avendolo lui tale pellicola liquidato, sì, esaustivamente, eppur contemporaneamente in maniera decisamente irriverente. Forse però obiettivamente oggettiva e giusta? Chissà.

Estrarremo, nelle righe a seguire, il suo marcato giudizio, testualmente: Anni Sessanta, una ragazzina perbene (Jennifer Grey, in vacanza, viene iniziata al sesso dall’amante Swayze (in verità, qui correggiamo l’imprecisione di Mereghetti, il personaggio del lover si chiama Johnny Castle ed è incarnato da Patrick Swayze). Galeotti furono i balli proibiti, a base di strusciamenti e pose plastiche, anticipatori della lambada. Il romanticismo dozzinale e il tema pruriginoso spiegano il sorprendente successo di questo fumettone presso i teenager.

Parole devastanti quelle di Paolo che però ci trovano concordi o in profondo disaccordo? Be’, fate voi.

Fotografia slavata di John Morris (Frankenstein Junior) e succose curiosità. Dirty Dancing è uscito negli States in pieno agosto dell’anno su dettovi mentre da noi subito dopo le feste natalizie di quello successivo, cioè il 1988.

Se Dirty Dancing rappresentò uno dei trampolini di lancio per la carriera, ahinoi interrottasi prematuramente, di Swayze (morto, come sappiamo, di cancro nel 2009), ci pare abbastanza assurdo, anzi, del tutto inconcepibile che la non bellissima ma simpatica Jennifer Grey, malgrado Dirty Dancing sia stato un hit planetario, da allora in poi abbia interpretato pochissimi film.

Nonostante, peraltro, la sua breve ma intensa relazione, accaduta quasi all’epoca, con un attore famosissimo come Swayze? No, con un certo Johnny Depp. Eh eh.

Abbiamo detto tutto...

 

di Stefano Falotico

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