Regia di Shion Sono vedi scheda film
Dal pensiero dadaista quanto nichilista ma qualsivoglia lungimirante delle riflessioni del regista sul destino umano prossimo, esplodono come Big Beng uggiose metafore narcisistiche. Nell'immaginario collettivo fantascientifico convenzionale, difficilmente sarei capace di collocare ad un posto ben delineato un film come The Whispering Star. Sion Sono è un regista creativo, gli piace il suo lavoro, non scende a compromessi.
Per questo a me piace il giusto e nei suoi film trovo lecito scoprire sempre dei significati utili su cui riflettere.. In questo caso la fantascienza è solo una bella cornice intagliata, sì, c'è in ogni modo come ci sono un'infinità di sfumature cromatiche concettuali che pretendono visioni multiple. Anche se il film contrastante è quasi completamente girato in bianco e nero.
Sembra essere più importante, per un'umanità devastata, il ricordo emozionale vivido che solo un oggetto a lui appartenuto o no può dare. L'ansia che ci sorprende nell'attesa di ricevere il pacco dall'androide ci fa stare bene, come oggi quando siamo soliti comprare su internet.
Se non ci fossero i corrieri galattici che ne sarebbe della detestabile vita di noi tutti?
C'è un silenzio insopportabile in città e in tutta la galassia, è lo stesso regista a non sopportarlo. Meglio trovare una soluzione.
Il silenzio gli è familiare: identico a quello di molte catastrofi similari a quella di Fukushima, la paura di non riuscire più a sentire nulla si tramuta in incubo.
Nel film c'è vita vissuta in tempo futuro lontano quanto in quello reale, la solitudine, la depressione, sono le nuove malattie dell'era moderna. La difficoltà di comunicare è evidente nel film come nella nostra realtà.
Pensiamo in modo ermetico, fissando uno schermo luminoso, ma il messaggio più importante di The Wispering Star non si limita a narrarci chiaramente e in modo sentito alcunché, no, non lo fa affatto. È la solitaria immagine in movimento che cattura in diretta istantanea la luce che entra in una stanza e che si unisce allo spazio, indivisibile e scolorita.
L'androide dopo aver terminato il lavoro fa ritorno alla base..
Stranamente ha ricevuto un pacco che gli è stato regalato, ma può raggiungere poco più che un riflesso d'emozione forzato, come potrebbe migliorarsi è solo una macchina. Ma questo ha cambiato la sua routine lavorativa ed è già qualcosa.
Ne è consapevole.
Il film è l'equivalente più rappresentativo del termine (da me coniato) nerdconvesionale che più che convenzionale non si può, non ci siamo neanche un po'..
Mezza stella per gusto personale. Una stella per giudizio critico equo.
2/10
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