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The Whispering Star

Regia di Shion Sono vedi scheda film

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alan smithee

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La recensione su The Whispering Star

di alan smithee
9 stelle

FESTA DEL CINEMA DI ROMA 2015 - SEZIONE UFFICIALE

scena

The Whispering Star (2015): scena

Megumi Kagurazaka

The Whispering Star (2015): Megumi Kagurazaka

Gran film questo THE WHISPERING STAR, del grande e prolifico regista nipponico Sion Sono. Bello ed affascinante fino dal tiolo, La stella sussurrante, il prossimo pianeta in cui deve atterrare la affascinante e molto retrò astronave che ospita da oltre quattordici anni l'androide Machine ID /”” Yoko Suzuki, una sorta di postina che viaggia ininterrottamente per la galassia a consegnare pacchi come un postino ai pochi esseri umani che ancora abitano i vari pianeti. Affascinata dallo stile del passato, dai cavi elettrici, dagli arredi ed elettrodomestiic del passato, la donna robot si è dotata di un'astronave vintage che sembra esternamente un piccolo chalet di montagna, ed all'interno una umile casa operaia di una metropoli di un regime comunista. Il robot che governa il veicolo sta perdendo colpi e perde sempre più spesso la concentrazione, osservando le falene che rimangono intrappolate attorno al neon della cucna piuttosto che osservare le stelle e le meteoriti che potrebbero minacciare il veivolo.

scena

The Whispering Star (2015): scena

Attraverso un poetico ed affascinante “one woman show” interpretato dalla valida e tenerissima Megumi Kagurazaka nel ruolo dell'androide protagonista (tutte le altre comparse sono persone in qualche modo coinvolte nella catastrofe che ha scovolto il Giappone un paio di anni orsono a Fukushima), Sion Sono ci sorprende per la dolcezza e la poesia che trapelano dalla sua storia di solitudini ed esistenze, letteralmente alla deriva. Un gioiello di film che ci parla di tempi eterni, scanditi tuttavia dall'insistenza di giornate tutte uguali che trascorrono tra l'esigenza quasi compiaciuta di perdersi in lavori domestici d'altri tempi ed il dettaglio affascinante di particolari idraulici o tecnici apparentemente fuori luogo e fuori tempo in un futuro a noi così lontano, ma a tutti gli effetti davvero molto vicino.

Una fantascienza vitage che va oltre Tarkowski e che guarda al passato tralasciando completamente il presente. Un film poetico e struggente che emoziona e intenerisce.

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