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Keith Richards: Under the Influence

Regia di Morgan Neville vedi scheda film

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La recensione su Keith Richards: Under the Influence

di mm40
6 stelle

Documentario in cui il leggendario chitarrista dei Rolling Stones, Keith Richards, racconta di sè, della sua musica e delle sue fonti di ispirazione.

 

Muddy Waters, Chuck Berry, Howlin' Holf e più in generale tutti i vecchi bluesman della Chess Records; ma anche il reggae dei primi anni Settanta, quando la moda esplose, e - perchè no? - la samba come base ritmica per Sympathy for the devil: in questo documentario Keith Richards ripercorre la sua storia d'amore con la musica ricapitolando le fasi fondamentali del suo apprendistato come chitarrista, come autore e anche come frontman (riconoscendo la fatica di quest'ultimo ruolo e la maestria di Mick Jagger in esso: sarà praticamente l'unico accenno al compagno di oltre mezzo secolo di avventure e disavventure). In un'ottantina di minuti il leggendario chitarrista dei Rolling Stones offre un'importante lezione teorica di storia del rock and roll, fornendo anche qualche 'spiegazione pratica' che il regista Morgan Neville prende a prestito dalle prove di Richards con la sua band personale, un progetto parallelo nel quale il Nostro sfoga il suo istinto cantautoriale e la sua necessità di staccare dall'immenso e spesso soffocante luna park degli Stones. Interessante, ufficiale e denso di informazioni - Keith è praticamente sempre in scena - forse un po' troppo disperse, cioè poco legate a una linea narrativa, Under the influence è un film per tutti gli appassionati della musica rock, anzi Rock con la maiuscola. Neville, nel corso della sua ventennale carriera, aveva già diretto lavori su - fra gli altri - Brian Wilson, Iggy Pop e Ray Charles. 6/10.

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