Regia di Marco Risi vedi scheda film
Commedia agro-dolce
Benini, tranquillo imprenditore, è costretto a recarsi in Africa,per partecipare al funerale del padre,morto in uno strano incidente aereo,sarà l'inizio di una serie di peripezie. Sferzante e ironico Marco Risi gira una piacevole commedia caustica,con risvolti drammatici, che giustamente è stata comparata con "il sorpasso"C'è qualche elemento in comune,in primis il rapporto tra l'imprendirore Benini,ingenuo e onesto e lo scafato e scaltro Fulvio Colombo, avventuriero senza scrupoli,che ricorda molto Bruno Cortona,nel suo essere cialtrone e invadente.Colombo,alias Diego Abbatantuono , in una sontuosa interpretazione,è energico,pieno d'iniziative,proprietario di un plesso turistico,ma in sostanza "deus ex machina" del posto,ben integrato nell'ambiente,dove spadroneggia facendo il bello e cattivo tempo,grazie alle sue "amicizie particolari" e ai i suoi agganci con la polizia locale e con politici maneggioni e truffaldini.Perfino la morte di un indigeno durante una delle tante feste,sfrenate e pacchiane, organizzate da Colombo, viene sbrigativamente archiviata."morto un Masai se ne fa un altro" è il commento cinico del nostro.Il suo atteggiamento spavaldo, fa simpaticamente da contraltare alla passività supina di un Bellini,goffo e impacciato,sprovveduto e assolutamente fuori luogo in una situazione più grande di lui.Nell'altalena di situazioni anche divertenti,ci sono interessanti spunti di satira politica e di costume.Anche Don Secondino, il parroco di Malindi è un personaggio anticonvenzionale,un missionario atipico che prende molto a cuore il suo impegno e fa proselitimo concreto, rinunziando a ritualità esibizionistiche.
La conclusione tragica, forse è il logico corollario,anche se lascia un pò di amaro in bocca.
Film nel complesso più che piacevole.
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