Regia di Pou-Soi Cheang vedi scheda film
Killzone - Ai confini della giustizia- La Recessione.
Honk Kong, una città dilaniata dalla piaga del rapimento ai fini dell'esportazione di organi. Thailandia: Tony Jaa e una figlia malata terminale; un poliziotto pseudo tossicodipendente infiltrato nella malavita thailandese; un capo mafia cinese cardiopatico che ha come unica salvezza il cuore del fratello coglione. Come può tutto questo entrare nello stesso film? Questa è la domanda che vi rimbalzerà in testa ogni volta che ci si perderà in mucchi di scene montate a cazzo di cane con tempi che un occidentale medio non comprende. Per fortuna prima che ci si possa addormentare fa capolino un po di violenza. Troviamo Tony Jaa, gaurdia carceraria della prigione con più vetrate del mondo, utili sopratutto per lanciarci attraverso i detenuti e guidata da un direttore particolare: non un appesantito stronzo da scrivania, bensì un prestante thailandese dalla età indefinita, potrebbe avere dai sedici ai quaranta anni, che salta come l'uomo ragno e mena come un esercito di fabbri. Con un continuo susseguirsi di inutili dialoghi e stacchi sulla povera ragazzina malata che sta ovviamente crepando, ci viene mostrato la spirale di sfiga in cui il poliziotto infiltrato si è cacciato, ed inoltre quest'uomo nato in un altro paese che ha sempre abitato in un'altra città è il donatore di midollo proprio della figlia di Tony Jaa. È proprio vero che il mondo è piccolo! Mentre i pezzi di trama combaciano sempre un po' a cazzo di cane, emozioni ci vengono regalate dalla rivolta carceraria simpaticamente incentrata nella ricerca di segnale da parte del poverino in mezzo al caos più totale, con una sinfonia di polsi spezzati e tentativi di accoltellamento. Dopo una spruzzatina di inutili scene vediamo la fuga dei due dal carcere che vede il suo clou con Tony Jaa che affronta un autobus. Ma non dimentichiamoci del cattivone cardiopatico dal fratello donatore un personaggio di rarissima inutilità che serve a tenere più o meno attaccati i pezzi di questa trama. Il povero cardiopatico fa praticamente da sfondo a tutto il film, con il classico finale con Tony ed i poliziotto infiltrato che si menano con il direttore super cazzuto della prigione, che tanto per attaccare i pezzi a caso è anche guardia del corpo fidata del cardiomafioso Cinese. Un film che potrebbe funzionare eliminando il 90% della trama pseudo intricata a cazzo di cane che non porta praticamente da nessuna parte, in favore dei sani e sanguinosi combattimenti; vi lascerà con una domanda: ma che cazzo c'entra il sogno del lupo della ragazzina? E che cazzo se ne frega del cardiopatico e suo fratello?
per insulti anche non costruttivi.
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