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Southbound - Autostrada per l'inferno

Regia di Roxanne Benjamin, David Bruckner, Patrick Horvath, Radio Silence vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Southbound - Autostrada per l'inferno

di undying
8 stelle

Antologico particolarmente inquietante per come gli autori rielaborano in maniera originale tematiche horror dai risvolti morali, tipici dei famosi fumetti EC Comics. L'insieme dei cinque episodi, tra loro intimamente collegati, determina un universo organico e narrativamente fantastico, nucleo pulsante di quest'opera estremamente compiuta.

 

locandina

Southbound - Autostrada per l'inferno (2015): locandina

 

The way out - regia dei Radio Silence (****)

Mitch (Chad Villella) e Jack (Matt Bettinelli-Olpin) sono in fuga, lungo una sperduta autostrada che attraversa il deserto del Mojave. Inseguiti da creature scheletriche alate, scoprono con orrore che ogni tentativo di allontanarsi da un'area di servizio risulta vano: ovunque dirigano, si trovano sempre in prossimità del locale. E le presenze alate non danno loro scampo.

 

Siren - regia di Roxanne Benjamin (**1/2)

Tre ragazze componenti di una band musicale, dopo aver forato una gomma, restano a piedi lungo la stessa strada che attraversa il deserto. Accettano volentieri un passaggio loro offerto da una coppia.

 

The accident - regia di David Bruckner (*****)

Impegnato al telefono con la sua ragazza, mentre viaggia ad alta velocità nel pieno della notte lungo una strada isolata, Lucas (Mather Zickel) investe Sadie (Fabianne Therese, una delle tre ragazze dell'episodio precedente). La giovane è viva, ma in condizioni critiche. Dopo un primo momento di titubanza, si decide a comporre il 911 e chiedere soccorso. Ma il GPS non funziona e Lucas non è in grado di dare indicazioni esatte che possano identificare il luogo dell'incidente. Dietro guida dell'operatore telefonico, carica in macchina il corpo agonizzante di Sadie per recarsi nella città più vicina, dove raggiunge trafelato un pronto soccorso.

 

Jailbreak - regia di Patrick Horvath (**1/2)

In un paese popolato da abitanti per i quali il tempo sembra non trascorrere, un uomo si mette alla ricerca della sorella, scomparsa da tredici anni, trovandola in un bar chiamato "The trap".

 

The way in - regia dei Radio Silence (***1/2)

Una famiglia composta da padre, madre e figlia - da poco trasferita in una nuova casa - subisce l'aggressione notturna da parte di uomini mascherati, che sembrano agire per vendicare un torto subito dal capofamiglia.

 

"Rimpianto e rimorso, pentimento ed espiazione: è la vita, giusto? La prossima canzone è per voi. Per voi, anime perdute, che state intraprendendo il lungo cammino della redenzione; per voi peccatori che fuggite dal passato, dirigendovi dritti verso l'oscurità di fronte a voi. Ci troviamo tutti sulla stessa strada, quella senza nome, senza uscita, cercando una via di fuga dalla notte. E loro cercheranno di fermarvi, ma voi risponderete: "'Fanculo!". E andrete avanti, perché è la vostra strada e questa notte potrebbe essere quella in cui finalmente sconfiggerete quei malvagi demoni, una volta per tutte. E io rimarrò qui, per assicurarmi che arriviate a destinazione. Perché alla fine, tutti cerchiamo solo di tornare a casa."  (Larry Fessenden, lo speaker radiofonico)

 

scena

Southbound - Autostrada per l'inferno (2015): scena

 

La produttrice Roxanne Benjamin (V/H/S, V/H/S Viral, Devil's candy e Faults) passa anche dietro la macchina da presa debuttando in regia con questo originale e ben strutturato horror antologico, cui farà seguito l'episodio Don't fall del collettivo (poco riuscito) femminile XX - Donne da morire (2017). Una base comune, perchè tre episodi di Southbound sono firmati da David Bruckner e dai Radio Silence, sigla che accomuna i cineasti Matt Bettinelli-Olpin, Chad Villella (anche interpreti del primo e dell'ultimo segmento), Tyler Gillet e Justin Martinez: ovvero registi di V/H/S (2011). Questa volta però, benchè si tratti di un film segmentato, la struttura è volutamente complessa e articolata con connessioni e rimandi tra un episodio e l'altro e con un finale che si riallaccia - spiazzando lo spettatore - all'inizio. In parte pensato come un classico horror della Amicus (in particolare ricorda I racconti della tomba) a sua volta in debito con la morale dei famosi fumetti EC Comics (giunti da noi nella serie presentata dallo "Zio Tibia") dai quali prenderà spunto anche George A. Romero per la realizzazione dell'indimenticabile cult Creepshow (1982), Southbound racconta di un limbo temporale, confinato in un tratto di strada che simboleggia l'anticamera dell'Inferno. E non è un caso che all'inzio del film, all'interno del bar che poi sarà visitato da Mitch e Jack, scorrano su un televisore le immagini di Carnival of souls (Herk Harvey, 1962). 

 

scena

Southbound - Autostrada per l'inferno (2015): scena

 

I personaggi hanno infatti un passato oscuro, spesso tenuto nascosto allo spettatore, per il quale devono scontare una pena. Sono storie di morti, ossia protagonisti in procinto di traghettare Aldilà, forse condannati a ripetere - in azioni iterative e senza fine - un preciso e allucinante preambolo, caratterizzato dalla colpa e dal rammarico, che assume la configurazione di una pena eterna. Oltre a sorprendere per questa struttura sì suddivisa in racconti, ma che al tempo stesso raccoglie organicamente le varie storie per poi circoscriverle in un omnibus dai confini ben definiti, Southbound si distingue per una regia dinamica, effetti speciali spaventosamente realistici (si veda l'eccezionale e miglior segmento del lotto: The accident), interpretazioni sopra alla media, fotografia e scenografie di raro effetto ipnotico, e una cura al dettaglio acustico (da assaporare in dolby 5.1) altrettanto unica.

 

scena

Southbound - Autostrada per l'inferno (2015): scena

 

Southbound attanaglia davanti allo schermo, i personaggi catturano l'interesse e - senza un attimo di distrazione - ci si accorge di essere arrivati al termine del film, troppo velocemente: tanto che la geniale conclusione invita a riprendere da capo (cosa rarissima) la visione. I dettagli che sono sfuggiti, torneranno come in un magico e sulfereo puzzle a combaciare perfettamente in questo angosciante ma indimenticabile, macabro, viaggio su un'autostrada che conduce dritti all'Inferno. Perchè la sensazione che trasmette, facendo riflettere non poco, è che - sotto sotto - il prossimo viaggiatore destinato a percorrerla potresti essere proprio tu.

 

scena

Southbound - Autostrada per l'inferno (2015): scena

 

Curiosità

 

La stazione radio funge da trait d'union tra i vari episodi. Lo speaker, nelle edizione originale, è doppiato da Larry Fessenden.

 

Dalla fine verso l'inizio (fonte: imdb)

Sono numerose le connessioni nascoste tra il primo episodio (The way out) e l'ultimo segmento (The Way In):

- il camion del primo episodio è visibile nel parcheggio Freez'n Over all'inizio dell'ultimo segmento;

- la casa è la stessa in entrambi gli episodi e vengono utilizzate le medesime riprese, incluso le luci all'esterno, e quando la figlia cammina lungo lo stesso corridoio in cui Mitch rimane intrappolato;

- nel primo segmento, le creature perseguitano Mitch e Jack nello stesso modo in cui Mitch e Jack perseguitano la famiglia nell'ultimo segmento, da lontano prima di avvicinarsi;

- Jack viene afferrato dalla creatura in bagno con una maglietta, che è quella utilizzata per uccidere Cait (Kate Beahan) nell'ultimo segmento;

- il terremoto al Roy's Cafe appare esattamente come analogo momento in cui si apre il terreno, mentre i killer tentano di fuggire dalla casa in cui hanno compiuto i delitti;

- quando Jack viene ucciso dalla creatura, muore più o meno allo stesso modo di Cait quando l'ha uccisa soffocandola;

- i colpi alla porta del motel che attirano Mitch nella stanza sono dello stesso schema di quelli uditi dall'esterno della casa nell'ultimo segmento;

- la stanza del motel è numerata 6255 che corrisponde allo stesso civico dell'indirizzo della casa nell'ultimo episodio;

- la maschera che Mitch indossa in The way in è visibile sul tavolo nell'ultima inquadratura di The way out;

- le canzoni Don't let the party end e Goodbye, goodbye sono inserite in entrambi gli episodi;

- la voce fuori campo del DJ (Larry Fessenden) è in entrambi i segmenti, ma la versione finale ha un dialogo leggermente diverso.

 

scena

Southbound - Autostrada per l'inferno (2015): scena

 

"Non si metteranno a morte i padri per una colpa dei figli, né si metteranno a morte i figli per una colpa dei padri; ognuno sarà messo a morte per il proprio peccato." (Deuteronomio, Antico Testamento)

 

Trailer 

 

F.P. 01/01/2021 - Versione visionata in lingua italiana (durata: 89')

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