Regia di Can Evrenol vedi scheda film
Evrenol chiede allo spettatore di lasciarsi andare e di divincolarsi dalle anaffettive braccia del raziocinio. E gli ricorda che per (ri)trovare certi sentieri occorre perdere la bussola. Sentieri come quelli percorsi dai protagonisti di “Baskin”, storia di fantasmi che si ampliano e si moltiplicano come tanti sogni, divoratori, implacabili, sempre ai margini della realtà. Un film mefistofelico, lirico, sanguinoso e poeticamente lugubre.
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