Un gruppo di poliziotti turchi, chiamati in una desolata area urbana,si ritrovano faccia a faccia con la squallida e insanguinata tana di un rituale satanico in un edificio abbandonato.
Un torture-porn low budget dall'Asia Minore; tra i pretestuosi risvolti di una trama con molte smagliature logiche ed una messa in scena fondata sulla logica del flashback, a salvarsi sembra solo il loop finale che, per quanto incredibile, sembra l'unica cosa credibile dell'intera vicenda. L'inferno secondo i turchi.
Poco logico,pochissimo logico,ma un frullatore di immagini cruente,mista a carne e sangue....tanto sangue.Chi si emoziona con queste cose....si faccia avanti.Voto 6.
Mai mi sarei immaginato che dalla Turchia sarebbe venuto fuori un horror di questo livello. La capacità di questo regista semi esordiente è quello di trascinare i cinque poliziotti, non proprio il massimo della simpatia come personaggi, in un altro luogo, quasi irreale, dove si riesce a toccare in maniera tangibile il marcio e il malsano di rituali sconosciuti e osceni come se… leggi tutto
Le porte dell'inferno si sono aperte. O almeno una di sicuro: in una regione remota e misconosciuta della Turchia, ignota ai più. Se ne accorgono, a proprie spese e a costo della propria pellaccia, una squadra composta da cinque poliziotti indolenti ed insofferenti, venutisi a trovare coinvolti in una missione in quei luoghi sinistri e poco rassicuranti che la regia si prende cura di… leggi tutto
Evrenol chiede allo spettatore di lasciarsi andare e di divincolarsi dalle anaffettive braccia del raziocinio. E gli ricorda che per (ri)trovare certi sentieri occorre perdere la bussola. Sentieri come quelli percorsi dai protagonisti di “Baskin”, storia di fantasmi che si ampliano e si moltiplicano come tanti sogni, divoratori, implacabili, sempre ai margini della realtà. Un…
Dopo un interessante incipit con un bambino alle prese con un mostro (o una persona insanguinata?) nell'armadio (scena che evoca l'horror anni '80 e '90) ci troviamo in un pub dove una intensa discussione con la polizia sfocia in una rissa. Nel bagno del locale un uomo allo specchio urla. Cosa ha visto? Cosa collega le due scene? E qual è il mistero dei Santuari? Antiche leggende…
Per sopperire, in maniera domestica (e sicura), alla purtroppo nuova chiusura dei cinema, segnaliamo l'interessante proposta di Rakuten TV, che offre (gratuitamente) un interessante catalogo di titoli horror da…
Alcuni poliziotti verranno attratti in una zona sconosciuta finendo in una specie di antro infernale ove saranno massacrati uno dopo l’altro. Film horror costruito molto bene che non esita a mostrare scene raccapriccianti che faranno venire la pelle d’oca anche agli scafati del genere. Scene di sogno che diventano realtà, giochi surreali, passato e presente che si confondono,…
Le porte dell'inferno si sono aperte. O almeno una di sicuro: in una regione remota e misconosciuta della Turchia, ignota ai più. Se ne accorgono, a proprie spese e a costo della propria pellaccia, una squadra composta da cinque poliziotti indolenti ed insofferenti, venutisi a trovare coinvolti in una missione in quei luoghi sinistri e poco rassicuranti che la regia si prende cura di…
Mai mi sarei immaginato che dalla Turchia sarebbe venuto fuori un horror di questo livello. La capacità di questo regista semi esordiente è quello di trascinare i cinque poliziotti, non proprio il massimo della simpatia come personaggi, in un altro luogo, quasi irreale, dove si riesce a toccare in maniera tangibile il marcio e il malsano di rituali sconosciuti e osceni come se…
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Un torture-porn low budget dall'Asia Minore; tra i pretestuosi risvolti di una trama con molte smagliature logiche ed una messa in scena fondata sulla logica del flashback, a salvarsi sembra solo il loop finale che, per quanto incredibile, sembra l'unica cosa credibile dell'intera vicenda. L'inferno secondo i turchi.
commento di maurizio73Poco logico,pochissimo logico,ma un frullatore di immagini cruente,mista a carne e sangue....tanto sangue.Chi si emoziona con queste cose....si faccia avanti.Voto 6.
commento di ezio